Vaccinato il 95% dei bimbi, oggi ultimo giorno. Grillo: «Niente scuola senza copertura»

Lunedì 11 Marzo 2019
Vaccinato il 95% dei bimbi, oggi ultimo giorno. Grillo: «Niente scuola senza copertura»

Vaccini, il ministro Giulia Grillo ha rilasciato una lunga intervista ad un quotidiano in cui spiega quali sono le priorità, chiudendo sostanzialmente la porta alle richieste del vicepremier Matteo Salvini. «Senza vaccino, niente scuola», questo il messaggio forte.

 



«Ora tutti hanno avuto il tempo per mettersi in pari». È perentorio il ministro della Salute, Giulia Grillo, che nell'ntervista oggi conferma: «Senza vaccino, niente scuola». E sul morbillo annuncia: «C'è un'epidemia in atto. E quindi sul morbillo bisogna tenere misure obbligatorie. Ma dobbiamo anche lavorare per convincere i cittadini a fare una cosa positiva per la loro salute, non imporre». Grillo parla della richiesta del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, di prorogare il termine di oggi per presentare la documentazione attestante le vaccinazioni nella fascia 0-6 anni. «Non capisco il perché di quelle parole - dice - Di certo ora non c'era l'urgenza di fare un decreto per togliere l'obbligo. Con Coletto, sottosegretario della Lega, c'è una buona sintonia. Siamo tutti persone responsabili, consapevoli del valore della scienza. La prima proroga l'aveva fatta il precedente Governo perché non aveva attivato l'Anagrafe nazionale. Noi abbiamo prorogato ancora perché eravamo appena arrivati e restavano le stesse criticità burocratiche. Ora tutti hanno avuto il tempo per mettersi in pari».

Oggi quindi entrano in asili nido e materne solo i vaccinati. «I dati precisi arriveranno nei prossimi giorni dalle scuole - prosegue il ministro - Non saranno grandi numeri, come hanno dimostrato i controlli a campione dei Nas sulle autocertificazioni. Va considerato che molte Regioni hanno già fatto le verifiche con le anagrafi informatizzate e che anche le altre si sono comunque mosse. I genitori sono molto più responsabili di quanto spesso si racconta. Quelli che non vogliono vaccinare sono una esigua minoranza».

Ma come sarà la prossima legge in discussione in Parlamento? «Non un atto di urgenza, come quello di Lorenzin - risponde Grillo - ma una normativa-quadro basata sui dati epidemiologici del Piano nazionale di prevenzione vaccinale. Usare l'obbligo è un fatto politico, non scientifico. Bisogna agire in base alle condizioni epidemiologiche: oggi ci potrebbe essere bisogno di introdurlo contro una malattia, domani contro un'altra». La legge Lorenzin «è stata una misura emergenziale - prosegue il ministro - nata dalla necessità di colmare un gap di coperture creatosi in diversi anni precedenti e da quella di rispondere all'epidemia di morbillo. I dati sono migliorati per i nuovi nati, ma il dl Lorenzin non può incidere sui giovani adulti vulnerabili, quelli fuori dall'età scolastica. Questa è la critica principale a quella legge: aver puntato tutto e solo sull'obbligo sperando che bastasse. Sulla consapevolezza, più che l'obbligo in sé ha funzionato il dibattito che si è scatenato in questi anni».

Se fosse in vigore la nuova legge, come ci si comporterebbe con il morbillo? «C'è un'epidemia in atto - puntualizza Grillo - E quindi sul morbillo bisogna tenere misure obbligatorie.
Ma dobbiamo anche lavorare per convincere i cittadini a fare una cosa positiva per la loro salute, non imporre». Il nuovo Piano anti morbillo prevede l'obbligo di vaccinazione per concorsi come quelli per le forze dell'ordine, misure «in parte già esistenti, ma inserite in diverse norme. Vanno quindi messe a sistema. È imbarazzante che nel nostro Paese siano morti di morbillo degli adulti. Significa che il tema è stato trascurato per troppi anni». Infine, sulle critiche dai no vax il ministro precisa: «Mi dispiace che a suo tempo qualcuno abbia confuso la nostra contrarietà al decreto Lorenzin con una contrarietà ai vaccini. Ho le spalle forti e sono coerente».

Ultimo aggiornamento: 19:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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