Totoministri, Matteo Salvini rinuncia all'Interno, la Camera alla Lega. Berlusconi rilancia Casellati alla Giustizia, ipotesi Visco all’Economia

Meloni accelera e il Colle offre la sponda: consultazioni il prossimo fine settimana

Sabato 8 Ottobre 2022 di Alberto Gentili
Totoministri, Matteo Salvini rinuncia all'Interno, la Camera alla Lega. Berlusconi rilancia Casellati alla Giustizia, ipotesi Visco all’Economia
1

Le parole d’ordine sono due: «Rapidità» e «urgenza». Raccontano che Giorgia Meloni, nel vertice ad Arcore con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, sia stata «molto decisa».

Non solo per ottenere un «governo forte e capace», ma anche nel tracciare una road map con cui bruciare i tempi: «Quando il presidente Mattarella le darà l’incarico», dicono fonti di rango, «Meloni sarà pronta immediatamente». Perché «le urgenze sono tante», a cominciare dal caro-bollette, e la premier in pectore vuole «accelerare il più possibile».

Vertice ad Arcore tra Meloni, Salvini e Berlusconi: «Serve governo forte, fatti importanti passi avanti»

In questo approccio c’è sintonia con gli alleati e, soprattutto, con il capo dello Stato. Tant’è, che dal Quirinale fanno filtrare che Sergio Mattarella svolgerà le consultazioni per la formazione del nuovo governo «anche nel fine settimana», se entro venerdì prossimo saranno stati eletti i presidenti di Camera e Senato. Ecco perché, sul tavolo di Arcore, si è discusso soprattutto dei successori di Elisabetta Casellati e di Roberto Fico.
Da ciò che filtra, Meloni ha ribadito di voler conservare per Fratelli d’Italia la carica di presidente del Senato, in modo da blindare il suo esecutivo nel ramo del Parlamento da sempre meno governabile. Il candidato: Ignazio La Russa. In questo schema la presidenza della Camera, anche per dare un segnale a Salvini che avrebbe definitivamente rinunciato al Viminale, andrebbe a un leghista di provata fede salviniana: Riccardo Molinari. Non Giancarlo Giorgetti.

LE COMPENSAZIONI

Per compensare Forza Italia e “consolare” il segretario del Carroccio scatterebbero inoltre due vicepremier: Salvini e il forzista Antonio Tajani, che incasserebbe anche la Difesa o gli Esteri. Casella, quest’ultima, dove è dato forte Guido Crosetto (FdI), oppure i tecnici Elisabetta Belloni e Stefano Pontecorvo. In più, Salvini avrebbe il dicastero delle Infrastrutture e trasporti (controlla la Guardia costiera e dunque ha voce in capitolo sugli sbarchi), l’Agricoltura e, forse, la Giustizia con Giulia Bongiorno. Ma Berlusconi, che sta facendo di tutto (inutilmente finora) per piazzare alla Salute Licia Ronzulli, proprio per il ruolo di Guardasigilli avrebbe riproposto la Casellati. Gli Interni invece sono ormai destinati al prefetto di Roma, Matteo Piantedosi.

Sia Tajani che Crosetto, alla Difesa e agli Esteri, dovrebbero superare senza ostacoli il vaglio di Mattarella. Come non dovrebbe incontrare alcun problema la nomina di Piantedosi al Viminale. Così l’ultimo nodo da sciogliere è quello dell’Economia, dicastero decisivo per rassicurare la Commissione Ue e i mercati sulla tenuta dei conti. Qui la partita è ancora da definire. La prova: nelle ultime ore, dopo il rifiuto di Fabio Panetta, dentro FdI si sta pensando al governatore di Bankitalia Ignazio Visco in scadenza il prossimo anno. «Per ora è solo un’idea, non ci sono stati contatti», dice una fonte vicina a Meloni, «ma sarebbe la scelta migliore. Se Visco non accetta? Si può pensare a Luigi Buttiglione, ma non sarebbe la stessa cosa».
 

Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 21:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci