Taglio parlamentari, ddl alla Camera: via alla discussione. Ma l'Aula è semideserta

Lunedì 7 Ottobre 2019
Taglio parlamentari, ddl alla Camera: via alla discussione, leghisti assenti
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Il ddl costituzionale per il taglio dei parlamentari approda alla Camera per l'ultimo passaggio prima del voto finale. Sono sedici i deputati che si sono iscritti a parlare nel dibattito, oltre al relatore ed al rappresentante del governo: nessuno di loro è della Lega. Peraltro, all'inizio del dibattito non ci sono in Aula deputati leghisti. Il dibattito si protrarrà per l'intera giornata. Il relatore Giuseppe Brescia (M5S) ha definito la discussione «la più attesa e promessa degli ultimi decenni, scelta obbligata per restituire credibilità alle Istituzioni».

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Forza Italia ha annunciato il suo voto a favore, con Laura Ravetto, al ddl. «Al M5S dico, però, abbandoniamo la mitomania della finta democrazia diretta», sostiene Ravetto, rinnovando la necessità di lavorare ad una riforma della legge elettorale.

«Il voto che daremo a favore di questa riforma non lo daremo a cuor leggero, ma sentiamo che si debba dare una risposta alla richiesta di un segnale», ha detto all'Aula della Camera Marco Di Maio di Italia Viva. «Dobbiamo - ammonisce - rimettere al centro i temi della riforme: resta irrisolta la questione centrale del superamento di un bicameralismo del tutto paritario, un unicum in Italia. Il tema va affrontato e risolto».

«Stanno litigando su tutto.

Riforma della giustizia, taglio dei parlamentari riforma del lavoro. Noi ci stiamo preparando a tornare al governo dalla porta principale. Governiamo comuni, regioni. Stiamo lavorando perché prima o poi alle elezioni si torna. Cercheremo di limitare i danni di questo gruppo di incapaci che passa il tempo a litigare». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini oggi a Trieste. Quanto al voto di domani sul taglio dei parlamentari Salvini ricorda: «Lo abbiamo votato tre volte il taglio dei parlamentari. Ci abbiamo sempre creduto. Vediamo se il Pd cambia idea. Ha sempre votato contro».

«Dopo decenni di promesse, la riduzione del numero dei parlamentari rimane un atto esemplare per dare dignità alla politica. Una autoriforma coerente con i sacrifici che troppo spesso sono stati richiesti se non imposti agli italiani. Un punto di svolta dopo fiumi di inchiostro su libri e giornali che hanno più volte raccontato dell'inerzia della politica, della sua incapacità di cambiare sé stessa, prima ancora che il Paese», dice nell'Aula della Camera Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali e relatore del ddl sul taglio dei parlamentari. «Tante cose sono cambiate dalla prima approvazione di questa riforma in quest'aula. Abbiamo una nuova maggioranza che già in commissione su questo provvedimento ha dato prova di compattezza e serietà. Avremo forse nuove opposizioni con gruppi che, dopo aver votato tre volte sì, magari mancheranno alla prova finale, a un vero e proprio appuntamento con la storia. Certamente la loro eventuale assenza non sporcherà con false giustificazioni la bellezza e la potenza civica di questa riforma», conclude.

Ultimo aggiornamento: 19:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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