Super Green pass, Toti: «Se sei vaccinato questo Natale potrai fare tutto, giro di vite già in zona gialla»

Intervista al governatore della Liguria: "Il governo ha perso troppo tempo"

Lunedì 22 Novembre 2021 di Francesco Malfetano
Super Green pass, Toti: «Se sei vaccinato questo Natale potrai fare tutto, giro di vite già in zona gialla»

Presidente Toti, lei farà la terza dose?
«Ma certo che sì. Anzi spero che il governo anticipi a 5 mesi per farla prima di Natale».
Però non se ne fanno poche? Il booster è stato somministrato solo al 63% degli aventi diritto.
«C'è stata una partenza lenta ma stiamo recuperando. La recrudescenza del virus ha stimolato la paura e la consapevolezza che il rischio non è finito».
E lei proprio per controllare questa recrudescenza propone il doppio Green pass, uno per i vaccinati e uno per i no vax.
«È una proposta che io ho lanciato in tandem con Fedriga ma che la maggior parte dei colleghi hanno fatto propria.

E poi è un passo per non arrivare alla misura draconiana ma moralmente legittima che è l'obbligo. Se andassimo in quella direzione si impedirebbe magari ai no-vax di non andare a lavorare, ma pur sbagliando noi cerchiamo di tutelarli».

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Come funzionerebbe?
«Il pass a due velocità che proponiamo consente a tutti di recarsi sul posto di lavoro e fare le cose indispensabili, a patto che abbiano un tampone. Ma permette ai soli vaccinati di frequentare i luoghi della socialità come teatri, cinema, discoteche o partite di calcio. È uno strumento che consente da un lato di avvicinarsi all'obbligo senza imporlo e dall'altro di dare la certezza alle attività di stare aperte».  
La stretta che proporrete al governo tra oggi e domani coinvolgerà anche bus e metro?
«I trasporti sono indispensabili e non credo si dovrebbero toccare. E parlo sia di bus e metro che di treni, anche a lunga percorrenza».
Ma queste misure entrerebbero in vigore in zona gialla o pensa sia sufficiente in arancione?
«Per me già in giallo. Lo scambio logico è semplice, anziché applicare le regole delle zone ai territori le applichiamo alle persone, e nella fattispecie ai non vaccinati».
E per gli spostamenti cambierà qualcosa? Natale è vicino e si rischia un travaso di contagi tra Regioni.
«Deve essere chiaro che lo scambio che i governatori propongono è che a fronte di un pass per soli vaccinati venga data la certezza che il Paese resterà aperto in tutte le sue forme. In questi giorni i locali fanno gli ordini per il periodo di vacanze, le famiglie comprano i biglietti dei treni per le festività, le aziende assumono gli stagionali. Bisogna quindi assumere delle regole per dire a cittadini e imprese Se sei vaccinato tu questo Natale potrai fare tutto».
Dall'estero invece? C'è chi parla di ipotetici blocchi alle frontiere verso Est. 

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«È complicato chiuderci in Europa e non è una decisione da prendere a cuor leggero. Ma ci rifletterei in qualche modo. Già una volta abbiamo sbagliato non bloccando le frontiere con la Cina e ci siamo portati a casa un virus che sarebbe arrivato lo stesso ma che così arrivato in maniera più massiccia. Quindi sì, sarei per imporre dei controlli ai confini. Non vedo nulla di strano nel chiedere un tampone molecolare o certificato di vaccinazione a chi arriva in Italia».
Tra le misure allo studio c'è anche la riduzione della validità del tampone da 48 a 24 ore? Come la vede?
«Penso che il governo adotterà un pacchetto di misure e che questo non comprenderà solo il pass a due velocità, ma anche l'obbligatorietà di terza dose per sanitari ed Rsa, e una serie di altri interventi tra cui non so se vedrei bene una stretta sui test. Ritengo solo che queste misure debbano essere prese in tempo. Ora siamo in ritardo. Il Natale è alle porte e dobbiamo intervenire in fretta. Non bisogna pensare solo all'oggi. Negli ospedali ora c'è un numero pazienti gestibile, anche con facilità, ma dobbiamo essere sicuri che qualsiasi cosa accada il Paese non richiuderà».
Arriveranno nuove misure ma i controlli si fanno? La percezione è che sempre meno attività verifichino il pass. A lei lo chiedono?
«Io l'ho messo come screensaver del telefonino. Ma in generale credo che un richiamo all'attenzione serva e che arriverà da parte del governo nel prossimo decreto, sia sul fronte dei controlli che dei cittadini si è un po' abbassata la tensione».

Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 08:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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