Sondaggi politici, il Pd di Schlein è il secondo partito davanti al M5S: cosa farà ora Giuseppe Conte

I dem passano dal 15,9 al 17,2% dei consensi. Calano, invece, i Cinquestelle, che col 17% rotolano sul terzo gradino del podio

Venerdì 3 Marzo 2023 di Andrea Bulleri
Sondaggi politici, il Pd di Schlein è il secondo partito davanti al M5S: cosa farà ora Giuseppe Conte

Sondaggi politici - Controsorpasso a sinistra. Dopo mesi di testa a testa nei sondaggi, nella metà campo dell'opposizione il Pd torna a riguadagnare quota. E c'è già chi parla di "effetto Schlein", il traino che l'elezione alle primarie della nuova segretaria dem, Elly Schlein, avrebbe portato in dote al Nazareno. A tutto svantaggio dell'altro competitor della sinistra, Giuseppe Conte

Sfida interna al campo largo

A segnalare la tendenza, dopo mesi di testa a testa nelle rilevazioni tra dem e pentastellati, è la supermedia tra i sondaggi realizzata da Youtrend, che analizza la media delle rilevazioni nelle ultime due settimane. Ebbene: in 14 giorni il Pd sale dell'1,3%, passando dal 15,9 al 17,2% dei consensi. Calano di 0,8, invece, i Cinquestelle, che col 17% rotolano sul terzo gradino del podio. 

Una sfida tutta interna al fu "campo largo", insomma. Anche perché Fratelli d'Italia non sembra risentire della ritorvata vitalità dei dem: al contrario, il partito di Giorgia Meloni si conferma primo, guadagnando uno 0,2% e attestandosi a quota 30,4 (molto più distaccate Lega e Forza Italia, rispettivamente all'8,8 e al 7,1%, col Terzo polo al 7,2).

Dunque la partita, per il momento, si gioca negli equilibri interni al centrosinistra.

La strategia di Conte

Un esito che in casa pentastellata qualcuno aveva già previsto: «Se vincerà Schlein, per noi saranno dolori: su molti temi parliamo con la stessa voce, ci ruberà consensi». Ecco perché, a microfoni spenti, qualcuno in casa grillina un po' tifava per la vittoria di Stefano Bonaccini, alle primarie: con lui, era la scommessa, il Pd si sarebbe ancorato al centro, lasciando "scoperto" il fronte sinistro. Così non è andata, e all'avvocato di Volturara Appula ora tocca fare con la nuova leader (con la quale c'è stato prima uno scambio di whatsapp, poi una telefonata). 

A parole, i due si lanciano segnali di distensione. «Saluto con favore la novità che si è verificata in casa Pd», ha detto Conte subito dopo le primarie: «Ci auguriamo di poter aver col nuovo vertice un dialogo a partire dai temi concreti, come il salario minimo». Nei fatti, però, il presidente pentastellato ha intenzione di mettere fin da subito alle strette la nuova segretaria. A cominciare dal dossier armi all'Ucraina, su cui Schlein ha mantenuto finora un certo livello di ambiguità. «Va avanti con la linea di Letta schiacciata sugli Stati Uniti e sulla Nato? Oppure intende metterla in dubbio?», la domanda che circola tra i grillini. Convinti, alcuni di loro, che Schlein non potrà discostarsi più di tanto dal predecessore Enrico Letta, sul nodo della guerra, altrimenti rischierebbe di spaccare il Pd. Dunque, è questo il tasto su cui battere, per gli stellati. Che hanno un obiettivo: riaffermare al più presto la leadership a sinistra. Per un'alleanza col Pd, invece, c'è tempo. 

Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 13:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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