Smart working fino a dicembre (solo nel privato), proroga per fragili e genitori di under 14. Gli statali in attesa

La norma approvata ieri al Senato con il parere favorevole del governo

Venerdì 9 Giugno 2023 di Andrea Bassi
Smart working per fragili e genitori: proroga di sei mesi per i privati. Il lavoro agile era in scadenza a giugno

I lavoratori del settore privato che hanno figli con meno di 14 anni, potranno rimanere in smart working fino alla fine dell’anno. La norma è stata approvata a sorpresa al Senato, dove è in discussione il decreto del governo sul lavoro licenziato dal consiglio dei ministri del primo maggio scorso.Il paradosso è che molti dei senatori di maggioranza e di opposizione, non erano nemmeno resi conto della norma che stavano approvando. È stata la relatrice del provvedimento, la senatrice di Forza Italia Paola Mancini, uscendo dalla Commissione, a spiegare che era passato un emendamento che prorogava fino al 31 dicembre lo smart working per i fragili e per i genitori con figli under 14 nel privato.

Ad essere messo in votazione è stato l’emendamento 42.7 a prima firma di Gianni Berrino, senatore ligure di Fratelli d’Italia. L’emendamento era abbastanza criptico e condito solo di rimandi legislativi. Ma la sostanza è la proroga dell’articolo 90 del decreto legge 34 del 2020, quello adottati in via d’emergenza in piena pandemia.

La norma prevede che «i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di anni 14, a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore, hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuali».

E questo a condizione che tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione. Il lavoro agile, insomma, può essere attivato solo nel caso in cui si tratti di una prestazione che effettivamente può essere resa da remoto. Per i lavoratori del settore privato viene prorogato il lavoro a distanza anche per i lavoratori fragili. 

Per quanto riguarda i genitori di figli con meno di 14 anni di età, si tratta di una proroga che ormai, salvo alcune interruzioni, va avanti da circa tre anni, e sulla quale da tempo si è aperto un dibattito. Ci si chiede cioè, se il diritto allo smart working totale prorogato dall’emendamento, valga anche per tutte quelle aziende che hanno concluso accordi sindacali per introdurre strutturalmente alcuni giorni di lavoro da remoto a settimana. Un nodo non ancora definitivamente sciolto. 

LA DIREZIONE

La direzione decisa in Senato sembra comunque andare contro le indicazioni che erano emerse nei giorni scorsi dallo stesso governo. Era stato il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, parlando proprio al Messaggero, a frenare sull’idea di una ulteriore proroga del lavoro agile per i genitori. «Non siamo più in pandemia», aveva detto il titolare della Funzione pubblica, «per cui», aveva aggiunto, «non credo ci sia più l’urgenza di intervenire sui genitori con figli under 14. Auspico invece continui ad esserci la giusta attenzione nei confronti dei fragili». 
A spingere maggiormente sulla proroga dello smart working tra le fila del governo, invece, è il ministro del lavoro Marina Calderone che ieri ha dato parere favorevole all’emendamento Berrino. 

IL DIETROFRONT

Intanto si allarga il fronte delle aziende della Silicon Valley che vogliono diminuire lo smart working. Dopo Meta, anche Google va in questa direzione. Secondo un memo interno della società - che il sito specializzato The Verge ha visionato - il colosso americano richiede ai dipendenti di stare tre giorni a settimana in presenza, il lavoro da remoto totale sarà previsto solo per casi eccezionali. L’e-mail ricorda inoltre ai dipendenti che i manager possono tenere conto delle assenze nella revisione delle prestazioni. Anche Meta-Facebook sta riorganizzando i turni di lavoro con l’intenzione di riportare i dipendenti in ufficio a partire dal 5 settembre per almeno tre giorni alla settimana. Resteranno in smart working i collaboratori che già prima svolgevano i loro compiti da remoto.

Ultimo aggiornamento: 10:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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