«Sciopero generale del 16/12 va riprogrammato», stop dall'Authority. Cgil e Uil confermano la data

I sindacati procederanno garantendo che l'agitazione sarà effettuata nel pieno rispetto delle norme

Giovedì 9 Dicembre 2021
«Sciopero generale del 16/12 va riprogrammato», stop dall'Authority. Cgil e Uil confermano la data

«Lo sciopero generale del 16 dicembre va riprogrammato»: arriva lo stop dall'Authority, perché viola le norme. Lo sciopero generale proclamato per il prossimo 16 dicembre, dunque, va riprogrammato perché non rispetta il «periodo di franchigia» previsto per i servizi postali, per quelli di igiene ambientale e per i servizi alla collettività.

Cgil e Uil confermano lo sciopero del 16 dicembre

Cgil e Uil «confermano lo sciopero generale proclamato per il 16 dicembre.

Prendono atto della delibera del Garante sugli scioperi emanata in data odierna, relativa a scioperi di settore o territoriali precedentemente proclamati, e procederanno garantendo che lo sciopero del 16 sarà effettuato nel pieno rispetto delle norme che regolamentano il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali».

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«Rarefazione oggettiva»

Lo sciopero, inoltre, viola la regola della «rarefazione oggettiva», in pratica è troppo vicino ad una serie di altri scioperi programmati per singoli settori. Questa, dunque, la decisione presa oggi dalla Commissione di Garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali che scrive ai sindacati Cgil e Uil chiedendo di riformulare la data entro cinque giorni.

Delibera con una «indicazione immediata»

La decisione, adottata con una delibera che contiene una «indicazione immediata» in base alla legge sullo sciopero dei servizi essenziali, è stata inviata a Cgil e Uil oltre alla amministrazioni interessate e contiene un lungo elenco di scioperi che nei prossimi giorni interesseranno i settori pubblici essenziali: da quello di domani sulla scuola a quello sul trasporto locale che interesserà singoli settori nei prossimi giorni, da quello delle poste del 15 dicembre a quelli dei settori radio tv, trasporto aereo, marittimo, dell'igiene ambientale e degli istituti di vigilanza.

Le due violazioni

Il dispositivo indica quindi le due violazioni che emergono in base alla proclamazione dello sciopero.

La prima è il «mancato rispetto del periodo di franchigia» rispetto a due norme: la regolamentazione del servizio postale e l'accordo nazionale del marzo 2001 per la regolamentazione dell'esercizio del diritto di sciopero i per lavorato addetti ai servizi di igiene ambientale e/o servizi alla collettività.

La seconda violazione è il mancato rispetto della «regola della rarefazione oggettiva... con riferimento agli scioperi precedentemente proclamati». «Si invitano pertanto le confederazioni sindacali in indirizzo - conclude la delibera - a riformulare la proclamazione dello sciopero in conformità alla legge» ma anche alle delibere e alle modifiche successive che disciplinano il settore dei servizi «dandone comunicazione anche alla scrivente commissione entro cinque giorni dalla ricezione della presente delibera».

Viene chiarito che l'adeguamento fatto dopo questa scadenza «non potrà essere considerato collegato alla richiesta» e «resta fermo che la commissione in seguito all'eventuale apertura del procedimento di valutazione, accerterà ogni altra violazione che dovesse emergere».

Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 11:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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