Sanremo, FdI attacca: «Tribuna elettorale, chi sapeva di Fedez lasci. La Rai: «Non sapevamo avrebbe strappato quella foto»

Gli esponenti del partito di Giorgia Meloni: "Spieghino se sapevano o qualcuno dovrà lasciare"

Sabato 11 Febbraio 2023
Sanremo, FdI attacca: «Tribuna elettorale, chi sapeva di Fedez lasci. La Rai: «Non sapevamo avrebbe strappato quella foto»

Sanremo 2023. I "casi" Fedez (con la foto del viceministro Bignami strappata in diretta e poi lo stesso rapper che in duetto con gli Articolo 31 invita la premier Giorgia Meloni a legalizzare le droghe leggere), infiammano il dibattito politico. A puntare il dito contro i vertici della Rai, accusati di essere al corrente di quanto il rapper avrebbe fatto, è Fratelli d'Italia«In Rai sapevano ma nessuno ha fatto nulla, rendendosi di fatto complici del soliloquio politico di Fedez e del suo attacco ad un viceministro della Repubblica», accusa Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera. 

Fedez strappa la foto del viceministro Bignami. Coletta (Rai) prende le distanze: «Ci dissociamo»

Sanremo, la polemica

«Secondo quanto riportato oggi da Verità - aggiunge - il suo show sarebbe stato provato prima della ufficiale messa in onda.

Dettagli inquietanti che stanno venendo fuori e che, se confermati o meglio non smentiti, dovranno necessariamente portare ad un immediato chiarimento. Allo stato, emerge che il palco dell'Ariston si è trasformato, con il consenso e beneplacito proprio della Rai, in una tribuna elettorale».

 

L'ACCUSA

«Chiediamo con fermezza che i vertici di Viale Mazzini spieghino esattamente le dinamiche della vicenda e agiscano di conseguenza con la massima tempestività. Altrimenti, è evidente che qualcuno, incapace di garantire la pluralità del servizio pubblico, dovrà lasciare quanto prima il suo incarico», aggiunge Foti. 

LA POSIZIONE DELLA RAI
«Non eravamo assolutamente a conoscenza del fatto che Fedez avrebbe strappato la foto del viceministro Bignami». «Avevamo ricevuto un testo del freestyle di Fedez con largo anticipo ma non era quello che lui ha poi portato in scena. Abbiamo saputo nell'imminenza della messa in onda che aveva deciso di modificarlo e che si era rifiutato di consegnare il nuovo testo». Lo ha detto il direttore dell'Intrattenimento di Prime Time, Stefano Coletta, in risposta alle polemiche suscitate dalla performance del rapper, per la quale Fdi ha chiesto le dimissioni dei responsabili. «Rispetto a tutte le esibizioni - ha sottolineato Coletta - il nostro invito è stato sempre di non fare riferimenti politici, pur non essendoci un obbligo di par condicio, essendoci però appuntamenti elettorali in Lombardia e Lazio. E questo è il motivo per cui il giorno dopo mi sono fortemente dissociato da quanto fatto da Fedez».

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LA REPLICA DEL PD

«È paradossale la richiesta di dimissioni da parte di FdI dei dirigenti Rai responsabili dell'esibizione di Fedez: sul palco non ha detto o mostrato nulla che già non fosse pubblico e risaputo. Fdi intende governare limitando la libertà di espressione? Tira aria di Minculpop…». Così su Twitter la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi replica ad alcune dichiarazioni di dirigenti di FdI.

«CHI SAPEVA LASCI»

«È scandaloso la Rai abbia acconsentito allo spettacolino indegno di Fedez ai danni di un viceministro. Il quotidiano La Verità stamane ci delizia tra l'altro con nuovi dettagli, che alcuni speravano evidentemente passassero in sordina. Lo show del rapper, paladino dell'antifascismo e giustiziere, non è stata un'improvvisata spiazzante, con foto stracciata del sottosegretario Bignami in diretta, da cui la Rai si è prontamente dissociata, ma provata prima della messa in onda e studiata a tavolino. Unica variazione rispetto alle prove? Evitare di sventolare la foto a testa in giù, stile piazzale Loreto». Lo dichiara Elisabetta Gardini, vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera. «Dunque - prosegue la parlamentare di Fdi - la Rai sapeva e non ha fermato questa pagliacciata, anzi si è dimostrata complice e compiacente, con successive e mendaci prese di distanza. Vogliamo chiarezza rispetto a questa vicenda: chi non è capace di garantire il pluralismo nella Tv pubblica, dovrà lasciare il proprio posto».

LA QUESTIONE MARIJUANA

«Il nostro governo non legalizzera mai la cannabis e nessun tipo di droga», afferma invece Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, relativamente all'appello degli Articolo 31 ieri sera a Sanremo al Presidente del Consiglio sulla legalizzazione della cannabis. «Riteniamo che la cannabis sia una droga a tutti gli effetti e che possa provocare seri problemi a chi la consuma. Troppi ragazzi la usano abitualmente - dice Antoniozzi - persuasi da un mondo culturale e artistico che la dipinge ingiustamente come una sostanza innocua. Molti esponenti della nostra maggioranza, come Maurizio Gasparri, sono impegnati anche con associazioni che si battono contro ogni dipendenza. Non regge nemmeno il discorso della sottrazione di un business alle mafie - aggiunge Antoniozzi - sia perché esse sono attive soprattutto nel mercato della cocaina e delle droghe sintetiche, sia perché le organizzazioni criminali sarebbero pronte ad abbassare i prezzi in qualsiasi momento. Il costo delle droghe è diminuito tristemente nel tempo e le mafie hanno operato scelte strategiche soprattutto sulla cocaina. Il nostro compito è difendere i giovani da queste sostanze che sono nocive - conclude Antoniozzi - mentre ovviamente altro aspetto è il loro uso terapeutico che è già presente, come nel caso degli oppiacei, in medicina».

Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 08:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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