Censimento rom, Casamonica a Salvini: «Noi siamo italiani, lui può dire quello che vuole»

Lunedì 18 Giugno 2018
Censimento rom, Casamonica a Salvini: con noi deve rigare dritto, cacci neri e slavi
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Salvini annuncia un censimento dei rom e i Casamonica rispondono. «Salvini può dire quello che vuole, ma noi Casamonica siamo italiani da 7 generazioni. Con due parole non può cambiare la vita delle persone».

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Commenta così Luciano Casamonica, componente dell'omonima famiglia rom della Capitale, la proposta del ministro dell'Interno Matteo Salvini di censire i nomadi in Italia e poi espellere gli irregolari. «Io sono nato a Roma e mi sento romano - sottolinea Luciano Casamonica - Lavoro e ho fatto cinema.
I miei figli sono nati qui e il mio papà era abruzzese».


Ma non è tutto. «Lui fa il suo lavoro ma con noi deve rigare dritto», continuano gli esponenti della famiglia romana. A parlare, all'agenzia Dire, stavolta è Angela Casamonica, esponente della famiglia sinti più celebre di Roma e diventata famosa circa un anno fa quando ammise di essere la proprietaria del maialano ‘Bebè’ avvistato in zona Romanina a passeggiare per le strade del quartiere. È italiana e vive nel quadrante sud-est della capitale come gran parte dei suoi parenti

«Salvini non mi fa paura, mi sembra una brava persona», ma io «non ho niente a che spartire con lui: lui parla, fa il suo lavoro, ma con noi deve rigare dritto, non dire che viene a cacciare le persone», spiega. «Noi non siamo criminali, i criminali sono altri: i problemi sono quelli che escono subito dal carcere dopo che hanno commesso un crimine. Sono italiani che rubano, ammazzano, spacciano. E poi ci sono gli slavi: se Salvini parla di loro fa bene a cacciarli. Cacciasse loro, cacciasse quelli di colore, gli immigrati, e pure i cinesi che sono tantissimi…».

A Salvini che ha detto che «i rom italiani purtroppo te li devi tenere a casa», Angela Casamonica ribatte: «Prima di parlare di noi si devono lavare la bocca. Noi abbiamo lavorato sempre, non combiniamo guai: siamo stati commercianti di cavalli, ora vendiamo macchine. Siamo rom ma nelle roulotte ci vivevamo cinquant’anni fa, oggi abbiamo case guadagnate col sudore delle nostre famiglie. Mica siamo come gli slavi. Noi siamo brava gente, la nostra famiglia si sta comportando bene. Noi siamo nati qua, Salvini ci vuole cacciare? Ma che vuole da noi? Non lo può fare: abitiamo qui da una vita, tutto il quartiere ci ha visti crescere, ci vogliono bene tutti».
Ultimo aggiornamento: 20:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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