Salvini: «I centri saranno chiusi, basta migranti a spasso per le città. Meno tasse ai ricchi»

Mercoledì 6 Giugno 2018
Salvini: «I centri saranno chiusi, basta migranti a spasso per le città. Meno tasse ai ricchi»
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Salvini torna sul tema a lui più caro, quello dei migranti, annuncia la creazione di centri per i rimpatri «chiusi affinché la gente non vada a spasso per le città» e promette più espulsioni. «Sul tema immigrazione e sicurezza sto già lavorando e studiando come un matto: già nelle prossime settimane vedrete che l'aria è cambiata», assicura. 

 


«La gente non vuole avere dei punti dove uno esce alle 8 della mattina, rientra alle 10 la sera e durante il giorno non si sa cosa fa e fa casino», ha detto Salvini parlando in Transatlantico. Quanto alle possibili opposizioni delle Regioni alla realizzazione dei Centri, il vicepremier ha detto di aver già parlato «con tutti i governatori leghisti che non vedono l'ora di avere Centri chiusi». 

Vogliamo «aumentare i centri per i rimpatri e le espulsioni dove gli immigrati stanno dentro e non girano per le città facendo confusione. Ridurre il numero degli sbarchi e aumentare il numero delle espulsioni. Stiamo già lavorando, sebbene io sia in ufficio da quattro giorni, altri ci sono rimasti per anni, su come spendere meno ed avere tempi di identificazione più veloci». 

Flat tax. E poi il comparto tasse. «È giusto che chi guadagna di più paghi meno tasse. Perché spende e investe di più... L'importante è che ci guadagnino tutti: se uno fattura di più, risparmia di più, reinveste di più, assume un operaio in più, acquista una macchina in più, e crea lavoro in più. Non siamo in grado di moltiplicare pani e pesci. Il nostro obiettivo è che tutti riescano ad avere qualche lira in più nelle tasche da spendere», ha detto in mattinata Salvini ai microfoni di Radio anch'io (Rai Radio1), rispondendo a una domanda sulla Flat tax.

La nomina dei sottosegretari. «Non siamo assolutamente ancora entrati nel merito, tanto meno delle vicepresidenze e dei presidenti delle commissioni».
Salvini ha poi definito «il massimo della fantasia» il fatto che ieri i tre partiti del centrodestra abbiano votato in tre modi diversi. E a chi chiedeva se il centrodestra si presenterà unito alle Europee dell'anno prossimo, ha risposto che «ognuno andrà da solo, come siamo sempre andati, perché c'è il proporzionale e ognuno avrà il suo simbolo». «Finalmente - ha concluso parlando sempre delle Europee - si smonterà l'eterno inciucio tra democristiani e socialisti e forse si tornerà a parlare di un'Europa vera e non dello spread, delle banche, della finanza, di un'Europa divisa fra chi ascolta i popoli e chi ascolta i mercati».


«Altro fango dei poteri forti, altro orgoglio per me!!», aveva twittato prima il ministro Salvini riferendosi a un articolo de 'Il giornale' che parla del pezzo con cui il New York Times attacca il nuovo governo definendolo «schifoso».

Il comizio in Puglia. «Non siamo qua per distruggere, per chiudere, per far saltare posti di lavoro, anzi, però vogliamo coniugare lavoro e sviluppo, lo si può fare a Taranto, in Salento, a Brindisi, pagare meno l'energia sarà fondamentale per famiglie e imprese». Così il vicepremier Matteo Salvini ha risposto a Brindisi ad una domanda dei cronisti sul futuro della Puglia. «Lavoro e salute - ha detto Salvini - possono marciare insieme. Cercheremo di far dimenticare, i litigi, i disastri, le assenze e gli errori di anni e anni di sinistra che tra Roma e la Puglia diceva e faceva l'esatto contrario».

Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 17:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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