Roma, Massimo Ghini: «Pronto a candidarmi a sindaco, se serve...»

Sabato 30 Maggio 2020
Roma, Massimo Ghini: «Pronto a candidarmi a sindaco, se serve...»
«Sono pronto a candidarmi a sindaco di Roma se serve». A parlare con l'Adnkronos è l'attore e regista teatrale Massimo Ghini.

«La mia - dice - è una provocazione che nasce dal seguente ragionamento: se non si tira fuori un candidato vero, un campione del sacrificio per questa città, un capitano o una capitana, che vada a stimolare quella che è l'anima migliore dei romani capaci di tirare fuori il meglio nel momento del pericolo e della difficoltà, allora mi candido, solo perché io ho il senso di responsabilità e del volontariato della politica e mi sembra che avremo bisogno di un sindaco nuovo. Questo traspare chiaramente».

Una provocazione, sì, perché Massimo Ghini vuole «continuare a fare il proprio mestiere e ci sono già vari impegni» ad attenderlo, ma anche una ipotesi reale, perché Ghini non è nuovo agli impegni politici: «Non sono uno senza esperienza, sono stato segretario comunale, sono stato segretario del sindacato per 15 anni, sono stato nel Cda della Festa del Cinema, dell'Imaie. Tutte grandi responsabilità senza alcun tipo di lucro - fa notare - E quando sento che qualcuno chiede alla sindaca di ricandidarsi, mi preoccupo. E che facciamo? Equilibri di potere? Non si tratta di rompere nessuna alleanza di governo, ma di tirare fuori per questa città qualcosa di forte, conoscendo i problemi che ci sono da tempo e anche per affrontare i problemi economici scatenati dalla pandemia. Una cosa disastrosa».

«Ci devono essere motivazioni davvero molto alte per decidere che una persona debba essere nuovamente candidata a sindaco della capitale - tuona Ghini - Io devo fare il mio lavoro, sto cercando di mettere in piedi i cocci, ma voglio lanciare l'allarme per tempo. Ho fiducia nel partito democratico, ho fiducia nel segretario. Ma il punto è che ci sono momenti in cui non ci si deve piegare solo ad una logica di governo e mettersi nelle mani di quelli che trafficano sui tavoli e che trovano le soluzioni. È una responsabilità di tutti noi romani. È il momento in cui deve entrare in campo qualcuno che gioca in un'altra maniera. Noi del partito democratico questa volta dobbiamo far uscire fuori un candidato che faccia avvertire a Roma, la sua empatia e la voglia di lavorare, di sacrificarsi per Roma. Se la sinistra non tira fuori un candidato con carisma, un campione del sacrificio…»
Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 09:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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