LA MANIFESTAZIONE

Marcia della pace, 40mila a Roma. Stretta di mano tra Conte e Landini

Cessate il fuoco, negoziato multilaterale subito e disarmo nucleare al centro della manifestazione

Sabato 5 Novembre 2022
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Questura: "40mila a Roma"

Sono circa 40mila le persone che hanno partecipato oggi alla manifestazione della pace 'Europe for peacè che si è svolta nella Capitale e a cui hanno partecipato sindacati, associazioni, presidenti di Regioni e sindaci e tanta società civile. È quanto si apprende da fonti della questura di Roma.

Il corteo è partito da piazza della Repubblica alle 13 circa e ha raggiunto poco prima delle 15 piazza San Giovanni in Laterano. Poi gli interventi dal palco che si sono conclusi alle 17.

Stretta di mano tra Conte e Landini

Stretta di mano tra il leader del M5s Giuseppe Conte e Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, sotto il palco di piazza San Giovanni. «Una grande piazza, una potente partecipazione. Sulla pace non molliamo», ha detto l'ex premier a Landini, condividendo l'entusiasmo per la manifestazione di Roma per la pace in Ucraina. Conte ha incontrato anche Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio e don Luigi Ciotti di Libera. Nel corso della manifestazione Landini ha incrociato anche il segretario del Pd Enrico Letta: i due si sono salutati scambiandosi qualche battuta sorridenti.

 

 

Organizzatori: "Siamo più di 100mila"

«Siamo più di centomila». È la cifra comunicata dagli organizzatori della manifestazione di Roma di Europe for peace. L'evento si è concluso sulle note di Bella Ciao.

Calenda attacca Conte: "Qualunquista di destra"

«C'è una definizione per Giuseppe Conte: si chiama qualunquismo, e nella cultura italiana il qualunquismo è di destra, non c'entra niente con la sinistra». Lo ha detto il leader del Terzo Polo, Carlo Calenda, a margine della manifestazione per la Pace a Milano. «Conte è stato con Salvini quando era putinista, è filo-Trumpiano, ha firmato la via della seta con i cinesi e poi ha deciso che è progressista. Adesso ha deciso che è pacifista, domani deciderà che è comunista e tra quattro giorni diventerà nazionalista».

Contestazione a Letta

«Guerrafondaio, filo americano, vai a casa». Alcuni partecipanti alla manifestazione per la pace in corso a Roma hanno contestato il leader del Pd, Enrico Letta, come appare da un video postato dal Fatto. A chi contestava altri hanno risposto di non offendere. Secondo i cronisti al seguito del segretario del Pd, non si sono stati altri problemi durante il corteo.

La lettera del cardinal Zuppi: "Pace indispensabile, manca come l'aria"

«Liberi insieme dalla guerra! Caro amico, sono contento che ti metti in marcia per la pace, qualsiasi sia la tua età e la condizione permettimi di dare del tu». Così inizia la lettera scritta dal presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi letta a piazza San Giovanni durante la manifestazione per la pace. «Ti do del tu perché da fratelli siamo spaventati da un mondo violento e guerriero e per questo non possiamo rimanere fermi. Quanti muoiono drammaticamente a causa della guerra. I morti non sono statistiche ma persone. Non c'è tempo da perdere perché tempo significa altre morti», ha detto. «Noi vogliamo dire che pace è indispensabile, perché è come l'aria e in questi mesi ne manca tanta. Le morti sono già troppe per non capire e se continua non sarà sempre peggio? Chi lotta per la pace è un realista, anzi un vero realista, perché sa che non c'è futuro se non insieme», ha proseguito e ha concluso affermando: «Papa Francesco con grande insistenza ha chiesto di fermare la guerra, noi chiediamo al presidente della federazione russa di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza. E chiediamo al presidente dell'Ucraina che sia aperto a serie proposte di pace».

Conte sfila con i parlamentari M5s

Il leader del M5s Giuseppe Conte con un gruppo di parlamentari ed eurodeputati sfila al corteo romano con lo striscione giallo e blu «Dalla parte della pace». Il gruppo M5s è verso la coda del corteo, ancora all'altezza di via Cavour, quando la testa della manifestazione è già in piazza San Giovanni.

 

 

"Basta guerra, facciamo chiasso": il grido dei sacerdoti in piazza

Alla manifestazione nazionale di Roma per chiedere lo stop della guerra in Ucraina ci sono anche sacerdoti. In marcia, spedito nonostante i suoi 84 anni, c'è padre Alex Zanotelli, missionario pacifista che molto si è speso per questa manifestazione anche se, spiega chi gli sta accanto con tanta amarezza, «non lo lasceranno parlare sul palco». Lui continua a marciare spedito, va avanti. Dice all'Adnkronos: «Sono contento di essere qui, questa è una piazza molto bella, molto partecipata, c'è tantissima gente . Ci sono persone adulte, anche anziani, ma pure tantissimi giovani perché toccherà a loro cambiare tutto se vogliamo sopravvivere su questo pianeta. Avevo detto che sarei intervenuto ma che non ci dovevano essere bandierine di partito, e non ci sono». In piazza a Roma c'è anche un frate francescano, padre Enzo Fortunato che all'Adnkronos osserva: « Non vedo divisioni ma una Italia unita per la pace. Simbolicamente è come essere a Mosca e a Kiev». Padre Zanotelli, mentre cammina, non nasconde il suo disappunto per le due piazze, oggi si manifesta anche a Milano. «Sono rimasto male nel vedere che ci sono due piazze. Abbiamo fatto di tutto perché fosse questa di Roma la manifestazione nazionale. Brutto vedere un'altra piazza che poi si apre con Calenda: in un momento così grave non è accettabile». Padre Zanotelli procede e guarda avanti, a quel che potrà nascere dalla piazza di Roma: «Mi auguro che da qui parta un grande movimento popolare contro le armi, la guerra, perché il popolo italiano non ne vuole sapere di quel che sta avvenendo e in tanti sono qui oggi per chiedere di fermare la guerra in Ucraina».

L'iniziativa, organizzata da 'Europe for peacè, condanna l'aggressione russa ma ha lasciato alla sensibilità di ognuno il discorso sui rifornimenti di armi all'Ucraina . «Io - osserva padre Zanotelli- ho un pò protestato con gli organizzatori; avevo fatto capire che non era giusto» tenere il discorso sull'invio delle armi ai minimi termini «ma hanno detto che volevano permettere a tutti di aggregarsi. Per me però è fondamentale evidenziare che se continuiamo a mandare armi giochiamo col fuoco e questo, come dice il Papa, vuole dire scatenare una guerra nucleare e mettere in pericolo la vita umana». Accanto al missionario comboniano marciano gridando a squarciagola 'no alla guerra, pace, pace! ' tanti gruppi. «Da ogni parte d'Italia, - racconta il missionario comboniano costruttore di pace -. C'è anche gente impegnata , che ci crede seriamente, e non è qui per passerelle. Ci sono anche tanti preti che partecipano, gesuiti, anche preti diocesani. Non vedo vescovi ma non è più epoca dei don Tonino Bello». Sul palco verrà letta una lettera del presidente della Cei Zuppi in cui il cardinale esprime il suo appoggio a chi oggi si è messo in marcia per la pace. Padre Zanotelli continua a camminare. Se lo avessero invitato a salire sul palco avrebbe spiegato: «È importante scendere in piazza perché viviamo un momento difficilissimo della storia umana, non siamo mai arrivati a questo punto di pericolo: per l'atomica e quindi per l'umanità intera . Il Papa dice di fare chiasso; noi siamo qui per farci sentire: basta guerra, pace, pace!»

Il corteo arrivato a San Giovanni

La testa del corteo della pace di Roma è appena arrivata a piazza San Giovanni dove è stato allestito un palco dove interverranno gli organizzatori. Ma sono ancora in tanti i manifestanti in piazza della Repubblica da dove inizia la concrentrazione. Alla coda del corteo lo striscione con la scritta pace in 10 lingue. «Siamo tantissimi - dice dal palco un rappresentante della Lega italiana Pace e Disarmo - oggi per chiedere il cessate il fuoco immediato».

I canti delle donne ucraine guidano il Corteo per la Pace

Una di fianco all'altro, con il manifesto 'Europe for peacè in bella vista, un gruppo di donne ucraine guida il corteo della pace di Roma, che sta muovendo da piazza esedra diretto a San Giovanni, intonando le canzoni tradizionali del loro popolo. La mano sul cuore quando si esibiscono nell'inno ucraino, raccontano di essere arrivate nella Capitale da Reggio Calabria, dove risiedono da anni. I fiori tra i capelli biondi, intonano un canto dopo l'altro a due passi dalla delegazione dem. «Siamo qui ma il nostro cuore e la nostra voce è con Kiev», spiega una di loro.

Il racconto in diretta di Mario Ajello

Zingaretti: "Iniziare percorso diplomazia"

«Quello presente oggi è un bel popolo. L'Ucraina sta resistendo anche grazie alle armi mandate, ma ora, avendo chiaro chi è il Paese aggredito, dobbiamo iniziare un percorso con altri strumenti per arrivare alla pace. Anche attraverso la diplomazia». Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti arrivato al corteo per la Pace che partirà tra poco da piazza della Repubblica, a Roma.

Lo striscione di Tor Bella Monaca: "Spacciamo la pace"

«Da Tor Bella spacciamo la pace». È uno dei tantissimi striscioni esposti in piazza a Roma dove è partito il corteo per la pace a cui partecipano sindacati, organizzazioni, presidenti di Regione e sindaci, e tanta società civile. «Solo la pace» scritto sulla bandiera arcobaleno è lo striscione della Cgil mentre lo slogan delle Acli è «Fermiamo le armi, liberiamo i popoli, viva la pace». Tante le bandiere dell'Anpi al corteo.

«E' importantissimo essere qui per la pace a fianco del popolo Ucraino contro la guerra di Putin per far prevalere la pace e il diritto». Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri appena arrivato al corteo per la pace.

Palloncini bianchi e la scritta «pace» circondano piazza della Repubblica a Roma. Un camion dell'Arci allestito con casse e amplificatori suona musica mentre bandiere blu e gialle dell'Ucraina e cartelloni contro il conflitto riempiono la piazza. Il corteo «Cessate il fuoco subito», indetto dalla piattaforma di associazioni «Europe for Peace», è pronto a partire e raggiungere piazza San Giovanni. Sul posto la polizia sta direzionando il traffico mentre Atac ha previsto deviazioni dei mezzi pubblici al passaggio del corteo. 

 

 

 In apertura lo striscione Europe for Peace portato da scout e da giovani della Comunità di Sant'Egidio a seguire i rappresentanti delle organizzazioni promotrici e rappresentanti delle istituzioni (sindaci, gonfaloni, presidenti regioni e province). Il corteo si snoderà attraverso via Terme di Diocleziano, via Cavour, piazza Esquilino, via Merulana per poi arrivare, dopo avere attraversato via Manzoni, in piazza di Porta di San Giovanni. 

Conte: qui in piazza cittadini per negoziato

«Oggi qui non ci sono bandiere ma cittadini che dicono al governo che vogliamo il negoziato di pace, che la strategia finora seguita non funziona: qui c'è la maggioranza silenziosa del paese». Lo afferma il leader del M5s, Giuseppe Conte appena arrivato in piazza a Roma.

Cessate il fuoco, negoziato multilaterale subito e disarmo nucleare al centro della manifestazione per la pace promossa dalla coalizione "Europe for Peace" che si svolge oggi a Roma. Il ritrovo dei partecipanti è in Piazza della Repubblica, con successiva partenza del corteo alla volta di piazza San Giovanni in Laterano dove dalle 14.30 circa inizierà la diffusione dal palco dei contenuti e delle richieste esplicitate nella Piattaforma di convocazione.

 

 

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«L'Italia, l'Unione Europea, le Nazioni Unite devono assumersi la responsabilità del negoziato per fermare l'escalation e raggiungere l'immediato cessate il fuoco» perché serve «convocare urgentemente una Conferenza Internazionale per la pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale, per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari, ridurre la spesa militare in favore di investimenti per combattere le povertà e di finanziamenti per l'economia disarmata, per la transizione ecologica, per il lavoro dignitoso».

Concetti ripresi anche dalla lettera a «chi si mette in marcia per la pace» indirizzata dal cardinal Matteo Maria Zuppi (presidente della Cei) ai promotori dell'iniziativa e che verrà letta dal palco subito dopo la Piattaforma di convocazione.

Gli interventi

Attorno alle 15 inizieranno gli interventi dei rappresentanti delle organizzazioni promotrici, che si intervalleranno a testimonianze tematiche per sottolineare l'urgenza di percorsi di Pace e di disarmo a partire da politiche nonviolente e di protezione delle vittime. In particolare verranno ospitati video messaggi di Katrin (Katya) Cheshire (attivista del Movimento Pacifista Ucraino) e Alexander Belik (Coordinatore del Movimento degli Obiettori di Coscienza Russi). Lisa Clark della Rete Pace Disarmo leggerà un messaggio della hibakusha (sopravvissuta) di Hiroshima Setsuko Thurlow (che ha pronunciato il discorso di accettazione del Premio Nobel per la Pace 2017 assegnato alla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons) richiamando la necessità del disarmo nucleare, mentre la vittima di ordigno inesploso Nicolas Marzolino (giovane consigliere Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra) evidenzierà l'impatto devastante a lungo termine delle guerre e delle armi. 

A nome delle organizzazioni promotrici ed organizzatrici della manifestazione sono previsti i seguenti interventi, volti a rilanciare i punti chiave della Piattaforma di 'Europe For Peacè: Francesca Giuliani (Sbilanciamoci), Raffaella Bolini (Arci), Rossella Miccio (Emergency - Associazione Ong Italiane), Gianfranco Pagliarulo (Anpi), Emiliano Manfredonia (Acli), Sergio Bassoli (Rete italiana Pace Disarmo), Flavio Lotti (Tavola della Pace - Comitato Promotore Marcia Perugia Assisi), Giuseppe De Marzo (Rete dei Numeri Pari), Gianpiero Cofano (Stop the War Now), Francesco Scoppola (Agesci), don Luigi Ciotti (Libera), Andrea Riccardi (Comunità di Sant'Egidio), Maurizio Landini (Cgil). Oltre all'appuntamento romano sono previsti presidi e mobilitazioni in molte altre città italiane per coloro che non potranno muoversi alla volta della capitale, sulla scia della mobilitazione territoriale dello scorso 21-23 ottobre in cui sono stati organizzati eventi in oltre 100 città. 

Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 17:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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