Fraccaro, il ministro grillino: «Ora basta con le manine vigileremo su tutti gli atti»

Lunedì 22 Ottobre 2018 di Simone Canettieri
Fraccaro, il ministro grillino: «Ora basta con le manine vigileremo su tutti gli atti»
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Ministro Riccardo Fraccaro, l'accordo raggiunto nel consiglio dei ministri di sabato sul decreto fiscale era quello che voleva il M5S?
«Sì, abbiamo ribadito l'accordo raggiunto sul decreto fiscale. La stesura tecnica difforme rispetto alla volontà politica è stata accantonata e, come promesso dal MoVimento 5 Stelle, non ci sono scudi fiscali né condoni penali. Ha prevalso il buonsenso. Il cambiamento va avanti, noi rispettiamo il contratto di Governo e le promesse fatte ai cittadini».

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La Lega dunque ha dovuto cedere?
«Grazie al vicepremier Di Maio è venuta fuori la modifica del testo e il presidente Conte ha fatto bene a convocare il consiglio dei ministri per chiarire i termini dell'accordo. Abbiamo apprezzato la ritrovata disponibilità di Salvini di escludere qualunque ipotesi di condono, di certo la nostra determinazione è servita».

Tuttavia il condono resta.
«Non c'è alcun condono. La dichiarazione integrativa esiste già, piuttosto vogliamo instaurare la pace fiscale con i contribuenti. Prevediamo il saldo e stralcio a favore dei soggetti in particolari condizioni di difficoltà economica, perché la riscossione non dev'essere inutilmente vessatoria. A differenza di quanto è stato fatto in passato, favorendo chi ha esportato illecitamente capitali all'estero, noi vogliamo aiutare i contribuenti onesti nelle grinfie di Equitalia».

Come vigilerete adesso nella stesura del provvedimento?
«Il provvedimento è al sicuro, ma certamente continueremo a vigilare e a tenere gli occhi aperti. Soprattutto è necessario rispettare pedissequamente i regolamenti di Palazzo Chigi, in questo modo non ci saranno più spiragli per le manine. Una gestione informale appartiene più allo spirito del passato, siamo anche in questo il Governo del cambiamento e dobbiamo garantire puntigliosamente la stretta osservanza delle procedure. La nostra richiesta è quella di accantonare la prassi per affidarsi alla certezza delle regole interne al Consiglio dei Ministri».

L'accordo sul dl fiscale fa parte di un'intesa più ampia sugli altri dossier?
«L'accordo è l'esempio della nostra capacità di dialogare e trovare la sintesi, in questi mesi abbiamo lavorato in sintonia e continueremo a farlo. L'intesa è già espressa dal contratto, resta quella la nostra guida anche su tutti gli altri dossier. Il punto è che il Governo si è dimostrato coeso e responsabile. Ci sono in gioco gli interessi della Nazione, i cittadini ci chiedono di andare avanti e noi lo faremo».

Sul dl sicurezza la Lega lamenta l'ostracismo dei vostri emendamenti: verranno ritirati? E la legittima difesa?
«È chiaro che le dinamiche parlamentari prevedono che sui temi più rilevanti vengano presentate molte proposte di modifica anche da parte della maggioranza. Lo spirito è quello di migliorare i provvedimenti, lo stesso ministero dell'interno ha presentato molti emendamenti al decreto sicurezza. Tuttavia saranno approvati solo quelli condivisi ed è questo quello che conta. Il discorso vale naturalmente anche per la legittima difesa. O per il decreto spazzacorrotti»

Il contratto ha bisogno di un tagliando?
«Stiamo attuando man mano tutti i punti previsti, il contratto è a garanzia del cambiamento che i cittadini ci hanno chiesto e va rispettato fino in fondo. Del resto un tagliando è espressamente previsto a metà mandato».

Le elezioni europee saranno uno spartiacque per il governo?
«Nell'ultimo consiglio dei ministri abbiamo discusso della lettera Ue confermando gli obiettivi fissati dalla manovra del popolo. Vogliamo dialogare con le istituzioni europee per far valere le nostre ragioni, illustreremo gli effetti delle misure espansionistiche che abbiamo previsto. Dopo di che chiaramente Juncker e Moscovici sono in campagna elettorale, legittimamente. Decideranno i cittadini se continuare con l'austerity o puntare sulla crescita. Io credo le europee saranno un'occasione di rilancio dell'azione di Governo».

Cosa dovrebbe fare la sindaca Raggi se venisse condannata il prossimo 10 novembre per falso?
«Come abbiamo sempre detto, per questo c'è il codice etico del M5S».
 
Ultimo aggiornamento: 14:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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