Renzi: "Abbiamo abbassato le tasse. Se vince il No restano 950 poltrone"

Giovedì 1 Dicembre 2016
Renzi: "Abbiamo abbassato le tasse. Se vince il No restano 950 poltrone"
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«Se vince il No ci teniamo 950 poltrone e i politici diranno 'io ho votato per la riforma ma hanno deciso i cittadini', avranno tutte le scuse di questo mondo, io non sarò della partita se lasceremo il Paese come è adesso e noi condanneremo i nostri figli, non è un problema del mio governo perché i governi passano. Questa occasione non ricapita». Lo afferma il premier Matteo Renzi a Mattino Cinque. «Non lo dirò mai, ma io so che con noi le tasse sono scese. Abbiamo tolto l'Imu e dato 80 euro e dal prossimo anno penseremo all'Ires. L'Economist, che non è la bibbia, dice che dobbiamo tornare al governo tecnocratico ma con l'ultimo esecutivo tecnocratico che abbiamo avuto è stata rimessa l'Imu e è stata fatta la riforma Fornero. Io dico di votare sì per pensare ai nostri figli».

«Chi vince non si può sapere, però io non penso che la campagna elettorale sia stancante, si stancano i cittadini che lavorano, non i politici che fanno tre comizi. Il bello e positivo dell'Italia anche in questo momento di tensione è che abbiamo posato le prime casette in legno ad Amatrice e lavorato tutti insieme per sbloccare i contratti del pubblico impiego, abbiano comunque lavorato molto per sistemare l'Italia». «Se domenica si voterà No torneranno anche le province. La legge Delrio è una legge che cancella 300 milioni di emolumenti ma andrà rivista se si decide che in Costituzione devono rimanere le province».

«Se non passa la riforma si metterà una pietra tombale sulle riforme almeno per un decennio, anche in passato è stato così». «Di Maio dice una bugia quando dice che l'immunità se passa la riforma sarà estesa a tutti, se vince il sì ce l'avranno 730 persone, se vince il no 950. Chi vota basandosi su questo deve sapere che se passa la riforma meno persone avranno l'immunità». «Credo che Prodi con la sua metafora abbia voluto dire di non essere convinto che sia la riforma più bella ma che comunque è un passettino in avanti ed è questo il metodo che io dico di usare alle persone di sinistra e destra». 

«Berlusconi si può tenere le sue offerte per qualcun altro». Risponde così il premier Matteo Renzi a Mattino Cinque replicando alle parole del Cavaliere che nei giorni scorsi aveva detto di essere pronto ad offrire a Renzi un posto come conduttore a Mediaset. Quanto all'invito rivoltogli dal giornalista che conduce Mattino Cinque a tornare la prossima settimana per parlare di economia, pensioni e povertà, il presidente del Consiglio risponde: «Dipende da dove sarò». 

STAMPA TEDESCA: VERO AVVERSARIO DI RENZI È IL M5S Per la stampa tedesca che sta seguendo con particolare interesse la campagna referendaria in Italia, oggi è il giorno dei reportage, presenti su due fra i maggiori quotidiani del paese, la Sueddeutsche Zeitung e la Welt. L'attenzione si concentra sul confronto fra Renzi e M5s, secondo Welt «il più forte antagonista del premier», che potrebbe rinnovarsi dopo il voto. La Sueddeutsche ha seguito il primo ministro Matteo Renzi, in una manifestazione a Ercolano, descrivendo l'atmosfera a un tempo curiosa e scettica di chi è accorso ad ascoltarlo.

Ma è lo spunto per un ritratto di Renzi che prova a cogliere aspetti personali e politici. «Renzi fa mosse ma la gente vuol sapere se è in grado di fare qualcosa o è solo un chiacchierone», scrive la Sueddeutsche sottolineando come i suoi mille giorni di governo rappresentino già un piccolo record in un paese politicamente instabile come l'Italia. Ma «Renzi nella sua vita ha sempre solo vinto», conclude il quotidiano di Monaco, ora potrebbe dover «anche imparare a perdere».

Die Welt si è spostata a Firenze, «la città natale di Renzi, dove l'atmosfera è esplosiva come da nessun'altra parte». E nella città del premier, il quotidiano conservatore si è messo sulle tracce del Movimento 5 stelle, raccontando una manifestazione di Alessandro Di Battista. Ci sono molti «trumpisti» raccolti sul variegato versante della destra politica, riassume la Welt, «ma il più forte avversario di Renzi è il Movimento 5 stelle che si vede come radicale oppositore dell'establishment e promette agli italiani di liberarli dalle élite», conclude il quotidiano tedesco. 
Ultimo aggiornamento: 10:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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