Reddito di cittadinanza, salta l’offerta “congrua”. Stralcio cartelle esattoriali fino a 1000 euro e assegno unico in aumento: le novità in Manovra

Il cuneo si rafforza. Il reddito subisce un'ulteriore stretta. E salta la norma sui pos

Martedì 20 Dicembre 2022 di Francesco Bisozzi e Luca Cifoni
Cartelle esattoriali, stralcio per quelle fino a 1000 euro. Dall'assegno unico per i figli al caro-energia: le novità in Manovra

Sostegni per l'aumento dei prezzi, stralcio delle cartelle esattorialirafforzamento degli assegni per i figli legati all'inflazione e nuova stretta sul Reddito di cittadinanza. A distanza di un mese dall'ok in cdm, la Manovrapartita con gli aiuti contro il caro-energia e l'avvio di interventi bandiera come flat tax e quota 103, è un cantiere ancora in piena attività.

Ecco le ultime novità introdotte nella legge di bilancio. 

 

FISCO. Arriva lo stralcio delle cartelle fino a mille euro

Slitta al 31 marzo 2023 lo stralcio delle cartelle esattoriali fino a mille euro per multe e imposte locali e solo per i crediti affidati dagli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali. L’annullamento automatico è limitato alle somme dovute a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, sanzioni e interessi di mora e non per il capitale e le somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento, che resteranno interamente dovute. In arrivo poi lo sconto Iva sugli acquisti di case green: per le abitazioni ad alta efficienza energetica si potrà detrarre dall’Irpef il 50% dell’imposta sul valore aggiunto versata all’impresa costruttrice. La detrazione andrà ripartita in 10 quote costanti nell’anno in cui sono state sostenute le spese e nei 9 periodi d’imposta successivi. In tema di pagamenti digitali, ha fatto rumore la marcia indietro del governo sul Pos, che ha preferito evitare di andare allo scontro diretto con Bruxelles. Sparisce quindi la soglia dei 60 euro entro cui i negozianti avrebbero potuto dire no a bancomat e carte di credito senza rischiare di incorrere in sanzioni. L’idea ora è di fare leva sui crediti di imposta per commissioni e affitto del Pos così da venire incontro ai commercianti.

 

FAMIGLIE. Aumentano gli assegni per i figli legati all’inflazione

Buone notizie per le famiglie numerose. La manovra ha introdotto per tutti un aumento del 50% dell’assegno per i figli nei primi 12 mesi di vita del destinatario del bonus. E non solo. L’emendamento alla legge di Bilancio del governo ha portato da 100 a 150 euro (il 50% in più) la maggiorazione forfettaria dell’assegno unico per le famiglie con 4 figli o più. Va ricordato poi che tutti gli importi dell’assegno unico saranno adeguati all’inflazione l’anno prossimo. L’emendamento alla manovra interviene anche sul cuneo fiscale, ampliando la platea dei lavoratori che avranno diritto allo sconto di tre punti percentuali: passa infatti da 20 a 25.000 euro la soglia di reddito entro la quale si applicherà il taglio del 3%. Novità importanti riguardano pure i mutui variabili fino a 200mila euro per l’acquisto della prima casa. Gli intestatari con un indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 35mila euro potranno richiedere alla banca la rinegoziazione del finanziamento e il passaggio al tasso fisso, se più conveniente. Infine, per le famiglie con redditi bassi il governo punta su una Carta risparmio spesa (alimentata da un apposito fondo con una dotazione di 500 milioni di euro) per l’acquisto di beni di prima necessità. La carta verrà gestita dai Comuni.

 

IMPRESE. Sostegni contro il caro energia e crediti d’imposta

Aiutare imprese e cittadini, ha ribadito più volte il premier Giorgia Meloni, è la priorità di questa legge di Bilancio. Solo i crediti d’imposta contro il caro energia, legato alla guerra tra Russia e Ucraina, rivolti alle aziende pesano quasi 10 miliardi di euro (sui 35 totali). Il tax credit per l’acquisto dell’elettricità passa dal 40 al 45% per le energivore e dal 30 al 35% per le non energivore. Per quanto riguarda invece le bollette del gas, il credito sale dal 40 al 45 per cento sia per le realtà gasivore che per quelle che non lo sono. Capitolo carburanti: il governo punta a confermare nel primo trimestre del prossimo anno il credito d’imposta al 20% sull’acquisto del carburante per l’attività agricola, della pesca e agromeccanica. Il disegno di legge di Bilancio prolunga poi fino al 31 dicembre 2023 il periodo entro cui le Pmi possono beneficiare di un credito di imposta del 50% (e fino a 500miila euro) sui costi di consulenza finalizzati alla quotazione in Borsa. Cambia anche la norma sugli extraprofitti, che andrà a colpire solo le società con il 75% dei ricavi provenienti dalle attività di produzione e vendita di energia elettrica, gas e prodotti petroliferi. In questo modo si ridurrà inevitabilmente anche il gettito prodotto dalla misura, che finora non ha avuto particolare successo.

 

REDDITO. Nuova stretta sul sussidio: salta l’offerta “congrua”

Nuovo colpo, almeno sulla carta, al reddito di cittadinanza. Con un emendamento approvato nella notte di ieri in commissione Bilancio della Camera, a firma di Maurizio Lupi (Noi moderati) è stato cancellato l’aggettivo “congrua” dalla normativa che definisce la prima offerta di lavoro che se rifiutata fa decadere dal beneficio. In base alle legge del 2019 per offerta congrua si intende quella che prevede un’occupazione entro gli 80 chilometri dalla residenza e comunque raggiungibile in 100 minuti con i mezzi pubblici. Inoltre la stessa offerta deve essere collegata alle precedenti esperienze formative dell’interessato. In questo modo il rifiuto di una eventuale proposta sarà causa immediata di uscita dal sistema del reddito. In realtà, in particolare del Mezzogiorno, molti beneficiari non ricevono proprio alcuna offerta e dunque non hanno nemmeno modo di rifiutarla. In altre situazioni però l’emendamento approvato rappresenta un’ulteriore stretta sul sussidio introdotto nell’ordinamento per volontà del Movimento Cinque Stelle. Un altro emendamento approvato in commissione prevede che a decorrere dal primo gennaio l’erogazione del reddito di cittadinanza ai giovani tra i 18 e i 29 anni sia condizionata al completamento del percorso della scuola dell’obbligo.

Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 19:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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