Ucraina, posta sui social la Zeta per solidarietà con la Russia: bufera sull'assessore leghista del Frusinate

Il post è stato rimosso

Domenica 27 Marzo 2022 di Pierfederico Pernarella
Ucraina, posta sui social la Zeta per solidarietà con la Russia: bufera sull'assessore leghista del Frusinate
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Si era fatto conoscere (il caso venne ripreso addirittura dalla Cnn) per il  rogo del “Codice da Vinci” di Dan Brown, a suo dire blasfemo, nella piazza del Comune. Più recentemente ha paragonato  le restrizioni per i non vaccinati alle leggi razziali contro gli ebrei. Difficilmente se ne fa sfuggire una. Quando il gioco si fa duro, lui... comincia a postare. Figuriamoci stavolta, davanti a città rase al suolo e bambini uccisi dalle bombe. E così nei giorni della guerra non poteva mancare la sortita social dell’assessore alla cultura di Ceccano (Frosinone) Stefano Gizzi, ora in quota Lega, che ha postato sul proprio profilo Facebook la Zeta, simbolo della "operazione speciale" di Putin in Ucraina: «Solidarietà alla Russia, con il Nastro di San Giorgio Vittorioso sul Drago».

La stessa "Z" che troneggia sui carra armati che cannoneggiano su inermi civili. 

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Il post con la "Z" dell'assessore

Il post è stato ripreso e criticato duramente dal consigliere regionale Mauro Buschini: «Questa ennesima dichiarazione di Stefano Gizzi è semplicemente vergognosa - scrive l'esponente del Pd -  Non è la prima volta che le sue “performance” scadono nell’offesa degli altri, ma questa volta l’assessore del comune di Ceccano deve chiedere scusa. Al popolo Ucraino, alle donne violentate ed uccise, ai bambini terrorizzati, uccisi o abbandonati, a tutti coloro che hanno perso la vita o costretti a fuggire in altri Paesi. Il sindaco del Comune di Ceccano prenda immediatamente le distanze, i ceccanesi non sono questo».

La richiesta di dimissioni

 A chiedere le dimissioni anche il segretario locale del Pd, Giulio Conti, e quello provinciale Luca Fantini: «L’ennesima esternazione dell’Assessore della Giunta Comunale di Ceccano, Stefano Gizzi, è vergognosa e intollerabile. Mi unisco all’appello del PD Ceccano, che chiede giustamente al Sindaco di rimuovere Gizzi dall’incarico.  Ceccano, i suoi cittadini e la storia della città, non possono più tollerare un atteggiamento di questo tipo».
 

Il diretto interessato, l'assessore Gizzi, in risposta alle critiche, la butta sulla storia: «Buschini critica la lettera Z in russo, di cui nemmeno conosce la nobiltà araldica del Nastro di San Giorgio. Infatti ricorda il sacrificio di ben 25 milioni di Russi nel fermare il Nazismo. Ormai siamo alla follia russofobica. Poi viene da una parte politica che per decenni ha idolatrato anche le feci provenienti da Mosca».

Nel frattempo il post, che era stato bersagliato da commenti indignati, è stato rimosso. 

Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 09:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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