«Come Trump, Gentiloni è nuovo di incarico» e «differenza di Matteo Renzi che aveva una stretta relazione con Barack Obama, e aveva apertamente sostenuto la candidatura di Hillary Clinton, Gentiloni e Trump sono arrivati all'incontro senza un peso eccessivo sulle spalle». È quanto scrive il Washington Post all'indomani dell'incontro alla Casa Bianca tra il presidente del Consiglio e il presidente americano, sottolineando come questa assenza di "baggage", bagaglio, «potenzialmente apra le porte a relazioni strette».
«Gentiloni è uno dei diversi leader mondiali e stretti alleati Usa che vogliono stabilire velocemente una relazione con Trump e forse influenzare la sua giovane presidenza», scrive ancora il Post ricordando che l'incontro è avvenuto a poco più di un mese dalla partecipazione di Trump al vertice del G7, a fine maggio a Taormina. Ed in vista della sua prima missione in Europa - prima di Taormina, Trump farà tappa a Bruxelles per il vertice Nato - il presidente americano nelle ultime settimane sta smorzando le critiche rivolte per mesi alla Nato che ora «non è più obsoleta». «Le posizioni dell'amministrazione sull'Unione Europea e il progetto europeo sono in work in progress», è il commento di Charles Kupchan, l'analista del Council on Foreign Relations ed ex direttore degli affari europei del Consiglio per la Sicurezza Nazionale di Barack Obama.
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