Palermo, arrestato il condidato Fdi Francesco Lombardo per voto di scambio politico-mafioso

Due giorni dopo uno di Fi, in cella anche boss Brancaccio

Venerdì 10 Giugno 2022
Palermo, arrestato il condidato Fdi Francesco Lombardo per voto di scambio politico-mafioso
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Francesco Lombardo, candidato al Consiglio comunale di Palermo di Fratelli d'Italia, è stato arrestato oggi con l'accusa di scambio elettorale politico-mafioso. L'aspirante consigliere, secondo le indagini, avrebbe incontrato il 28 maggio il mafioso Vincenzo Vella, boss di Brancaccio, già condannato tre volte per associazione mafiosa, per chiedergli sostegno elettorale in vista delle elezioni di domenica. L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Guido.

Due giorni fa per lo stesso reato erano finiti in cella un candidato al consiglio comunale di Forza Italia e un costruttore mafioso.

Elezioni comunali, secondo arresto a Palermo

Lombardo è ex consigliere comunale di Villabate. Nelle elezioni di domenica si era candidato al Consiglio comunale di Palermo. Vella ha scontato due condanne definitive per associazione mafiosa. Recentemente era stato condannato a 20 anni, ma la corte d'appello un anno fa aveva annullato la sentenza per un vizio di forma: per questo era stato scarcerato ed era libero. Anche in questo caso, come è accaduto per il consigliere di Forza Italia arrestato mercoledì, decisiva è stata una intercettazione ambientale. I due si sarebbero incontrati il 28 maggio scorso e nel corso dell'incontro il politico avrebbe chiesto l'appoggio elettorale al boss.

Lagalla: partiti chiedano dimissioni impresentabili 

«Il caso Lombardo parrebbe essere simile a quello Polizzi, dove un certo tipo di controllo, che va oltre i requisiti formali, può essere effettuato solo dalla magistratura. Questi casi dimostrano che non è la mafia a condizionare la politica ma singole mele marce che cercano ipotetiche scorciatoie elettorali. Adesso basta. A breve la Commissione nazionale antimafia diramerà la lista degli impresentabili. Chiederò ai partiti le dimissioni di quanti, eventualmente eletti, risultino avere legami con Cosa nostra. Se ciò non avverrà sarò io a rassegnare le dimissioni». Lo dice il candidato sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 10:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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