Migranti, stretta su visti: tolleranza zero contro i falsi, più risorse alle sedi diplomatiche

Gli obiettivi fissati dal ministro degli esteri Antonio Tajani

Giovedì 26 Ottobre 2023
Migranti, stretta su visti: tolleranza zero contro i falsi, più risorse alle sedi diplomatiche

Giro di vite sulle procedure per il rilascio dei visti d'ingresso, tolleranza zero verso i furbetti e più risorse alle nostre sedi diplomatiche. Sono i tre capisaldi dell'offensiva lanciata dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani che, comunque, si schiera con i diplomatici «che lavorano con scrupolo», contro i visti falsi.

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Stretta sui visti, i capisaldi

Nuova valutazione e trattamento del rischio. Bisogna analizzare accuratamente ogni singola fase della procedura di trattamento dei visti: dalla ricezione della domanda, interna o esterna, fino alla consegna del passaporto con visto.

In tale analisi occorrerà tener conto dei rischi “esterni” (contesto ambientale, sociale ed economico) e di quelli “interni” (struttura organizzativa, ruoli e responsabilità). All’esito di tale analisi, è importante adottare le misure più appropriate per ogni singola fase.

Sempre per ogni fase, si consiglia l’adozione formale delle seguenti misure: - misure di trasparenza: compresenza di più funzionari ad ogni passaggio dei documenti (sia all’interno che all’esterno); trattazione congiunta delle pratiche (cd. “doppia conforme”). In tale ambito potranno essere rafforzati i controlli sugli operatori esterni addetti alla ricezione delle domande di visto; - misure di tracciabilità dell’iter procedimentale: assunzione formale di responsabilità in contraddittorio (con verbalizzazione certa) tra chi consegna e chi riceve i documenti; esaustiva compilazione delle fincature delle schede visti (da corredare con relazioni analitiche in caso di necessità); presenza di comunicazioni scritte tra istruttori durante l’iter procedimentale; - misure di separazione delle funzioni per il processo decisionale finale: applicazione della “regola” della separazione/segregazione di funzioni, per cui vi sia sempre distinzione tra figure che istruiscono il procedimento e decisore finale. 

Rafforzamento delle misure esistenti. L’esistenza di regole ben codificate necessita di essere sempre attualizzata e richiamata, grazie anche alla sensibilizzazione di tutto il personale e a una vera e propria “interiorizzazione culturale” delle regole e dei valori ad esse sottesi. In linea con tale approccio, da un lato è pertanto necessario assicurare una scrupolosa osservanza delle disposizioni e delle procedure in vigore in materia di rilascio visti, dall’altro occorre prestare particolare attenzione ad alcuni “indici sintomatici”, che possono essere alla base di sistemi di immigrazione illegale, suscettibili di trarre in inganno anche gli istruttori delle pratiche di visto in carico a codesti Uffici.

 

Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 08:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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