Meloni: «Donne vittima di violenza testimoni nelle scuole. Schlein dice che siamo autoritari? Così continua a perdere»

Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervistata da Bruno Vespa al forum 'L'Italia che verrà' alla Masseria Li Reni

Venerdì 9 Giugno 2023
Meloni: «Donne vittima di violenza testimoni nelle scuole. Schlein dice che siamo autoritari? Così continua a perdere»

«L'immigrazione illegale va fermata prima che arrivi in Europa. Non si può prescindere dalla collaborazione di partenza e di transito: il lavoro che stiamo facendo nel Nord Africa è quello più serio. Poi sull'energia l'Europa deve guardare al sud, portando infrastrutture, rendere queste nazioni autosufficienti. Noi siamo la porta d'ingresso degli approvvigionamento per l'Europa». Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervistata da Bruno Vespa al forum 'L'Italia che verrà' alla Masseria Li Reni.

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La Tunisia

Sulla Tunisia «sto lavorando quotidianamente, domenica ci recheremo io, von der Leyen e il primo ministro olandese Rutte.

Ci sono già stata martedì, ed è grazie al lavoro molto prezioso che l'Italia ha fatto, insieme a quella missione, che si dovrebbe concretizzare il primo pacchetto di aiuti della commissione che è anche propedeutico a favorire l'accordo con il Fmi. A Tunisia e Fmi chiedo un approccio il più possibile pragmatico e non ideologico e mi pare che su questo si stiano facendo passi in avanti», ha aggiunto la premier.

Il Mes

«Il Mes è un tema che sarebbe stupido aprire adesso, per due ragioni: la prima è che non ho cambiato idea sul Mes, ma è una parte di una serie di strumenti che vanno discussi nel loro complesso. Non ha snso ratificare la sua riforma se non sai cose prevede il nuovo patto di stabilità e crescita. Non sono convinto aulla proposta della commissione», ha detto la presidente del Consiglio.

Violenza sulle donne

In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne «mi piacerebbe portare le vittime o i parenti delle vittime a raccontare la loro vicenda nelle scuole. Credo non ci sia nulla di più educativo», ha aggiunto Meloni. 

Polonia e Ungheria

«I miei avversari mi rimproverano di non essere di sinistra, ma io non me lo posso rimproverare, ho un'altra visione del mondo», ha risposto Meloni a proposito dei suoi legami con il partito di ultradestra spagnolo Vox e con i governi di Polonia e Ungheria. «Vox - ha osservato - sta all'opposizione, difficilmente può avviare provvedimenti autoritari. Polonia e Ungheria sono democrazie più giovani delle nostre perché quando è finita la II guerra mondiale questi paesi sono stati abbandonati al giogo sovietico. C'è un lavoro che va fatto per rafforzare queste democrazie e accompagnarle e sono pronta a farlo» perché «l'Europa non è un club ma una civiltà: non ci sono nazioni di serie A e B. Io lavoro per rafforzare l'Ue nel suo complesso», ha rimarcato Meloni.

La guerra

«Nel sostenere Ucraina non difendiamo solo il diritto di quel popolo, ma difendiamo anche noi stessi: non è vero che se gli ucraini si arrendessero noi avremmo la pace. Se si arrendessero o la Russia vincesse, noi avremmo la guerra più vicina a casa nostra, la guerra si sposterebbe probabilmente in Moldova, poi vediamo in Polonia», ha aggiunto la presidente del Consiglio, ribadendo che l'Italia sarà al fianco di Kiev fino alla fine della guerra: «Assolutamente sì. Noi siamo fra le nazioni più serie e sono fiera di questo - ha detto -. Non è più l'Italia spaghetti e mandolino che qualcuno ha dipinto. Io voglio governare un'Italia che cammina a testa alta nella storia, credibile, affidabile, seria e che per questo è in grado di difendere i suoi interessi nazionali».

Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 13:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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