8 marzo, Meloni: «Ora una donna a capo di una partecipata, presto avremo una Presidente al Quirinale»

Il premier alla Camera per l’apposizione della sua foto nella Sala delle Donne

Mercoledì 8 Marzo 2023 di Francesco Malfetano
8 marzo, Meloni: «Ora una donna a capo di una partecipata, presto avremo una Presidente al Quirinale»

«Il punto non è quale sia il ruolo che gli altri hanno deciso per te, il punto è se tu lo accetti». Sala Aldo Moro, ala berniniana di Montecitorio. Giorgia Meloni guadagna il centro della stanza e, con un po’ di emozione, ringrazia per l’affissione della sua foto nella Sala delle Donne.

L’occasione è l’8 marzo, quella festa che per la prima volta nella storia della Repubblica, l’Italia saluterà con a palazzo Chigi una presidente del Consiglio.

LE NOMINE
Prima però Meloni fa quello che, in piena corsa per le nomine, ha tutta l’aria di un annuncio: «Mi piacerebbe immaginare che ci possa essere un amministratore delegato donna in una grande azienda partecipata statale». Per ora piovono smentite su nomi e caselle, ma ai vertici dell’esecutivo la convinzione è una sola: «Se Giorgia vuole, si fa». Il che, forse, certifica che qualcosa è davvero cambiato. 

A spiegare però quanto sia stato e sia tutt’oggi difficile è la stessa premier. A Montecitorio Meloni ripercorre la sua storia personale e ricorda «gli sguardi quasi divertiti di molti colleghi» quando alla prima esperienza da deputata, a 29 anni, si ritrovò ad essere vicepresidente della Camera. Occhiate che raccontavano come negli ambienti istituzionali il pregiudizio sia incistato e difficile da debellare. «Qualsiasi cosa ho fatto nella mia vita, i più hanno scommesso sul mio fallimento» dice prima di citare la neo segretaria dem Elly Schlein. La premier però ribalta quelle parole pronunciate subito dopo l’elezione al vertice del Nazareno e, forte di aver già vissuto quel passaggio, spiega: «Il fatto di essere sottovalutate è un grande vantaggio, perché spesso non ti vedono arrivare». 

LO SPECCHIO
La premier, in pratica, spedisce un messaggio di sostegno a tutte le donne italiane. Ma non solo, c’è anche qualche “fatto”. Quest’anno l’8 marzo a Montecitorio ha infatti comportato sopratutto la rimozione di uno specchio. In quella Sala delle Donne voluta nel 2016 da Laura Boldrini, al tempo terza carica dello Stato, fino a ieri ne facevano bella mostra due. Il primo però, proprio accanto all’ingresso, non c’è più. Al suo posto, a qualche centimetro dalla prima presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia e dalla prima presidente della Camera dei Deputati Nilde Iotti, c’è la foto di Meloni.

«L’allestimento - spiega il presidente della Camera Lorenzo Fontana, che fa gli onori di casa - richiama il lungo percorso compiuto da quel 25 giugno 1946 in cui, per la prima volta, 21 donne entrarono in Parlamento come membri dell’Assemblea costituente». Una storia di emancipazione ancora da completare. 
A testimoniarlo non solo la volontà di Meloni di affidare le redini di una delle grandi partecipate statali ad una donna, ma anche il secondo specchio della Sala. «Nessuna donna finora ha ricoperto la carica di presidente della Repubblica» recita la didascalia museale. «Potresti essere tu» dice a chiunque, con riverenza, ci si affacci. Eppure chiunque lo faccia, alle sue spalle, da ieri troverà la foto di Meloni. Per una fortuita predisposizione di cornici e pareti l’immagine della premier e lo specchio sono opposti tra loro. «È vicina l’ora di una donna presidente della Repubblica» dice Meloni. Il posto però pare già prenotato. Riforma presidenziale permettendo ovviamente. 

«Le donne devono iniziare a credere di più in se stesse» spiega non a caso la premier che, peraltro, oggi sarà al Quirinale per celebrare la festa assieme a Sergio Mattarella. «La sfida non è quante donne siedono in posti di potere - conclude Meloni - ma in che ruolo. L’8 marzo deve essere giornata di orgoglio e consapevolezza di quello che noi possiamo e riusciamo a fare, piaccia o non piaccia».
 

 

Ultimo aggiornamento: 14:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci