Manovra, Corte Costituzionale: «Inammissibile il ricorso del Pd»

Giovedì 10 Gennaio 2019
Manovra, Corte Costituzionale: «Inammissibile il ricorso del Pd»
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«Inammissibile il ricorso sulla Manovra del Pd». La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal Pd in cui, con 37 senatori, si sollevava un conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato, riguardo alle modalità e ai tempi con i quali il Senato ha approvato la legge di bilancio 2019.

Il ricorso, ricorda la nota della Consulta, denunciava «la grave compressione dei tempi di discussione del disegno di legge, che avrebbe svuotato di significato l'esame della Commissione Bilancio e impedito ai singoli senatori di partecipare consapevolmente alla discussione e alla votazione».

I giudici costituzionali hanno anzitutto ritenuto che «i singoli parlamentari sono legittimati a sollevare conflitto di attribuzioni davanti alla Corte Costituzionale in caso di violazioni gravi e manifeste delle prerogative che la Costituzione attribuisce loro». Però, «il ricorso è stato dichiarato inammissibile».

«Per leggi future, simili modalità decisionali dovranno essere abbandonate, altrimenti potranno non superare il vaglio di costituzionalità». È quanto afferma la Corte Costituzionale - nella pronuncia sul ricorso presentato dal Pd - a proposito delle prossime leggi di bilancio, in considerazione dei tempi eccessivamente compressi con i quali il governo ha portato la manovra al vaglio del Parlamento.


 
Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 08:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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