Manovra, l'emergenza territorio arriva sul tavolo europeo. L'offensiva di Tria

Lunedì 5 Novembre 2018 di Diodato Pirone
Manovra, l'emergenza territorio arriva sul tavolo europeo. L'offensiva di Tria
Il disastro idrogeologico che ha colpito molte regioni italiane entra di prepotenza nell'agenda della trattativa fra Bruxelles e Roma sul deficit italiano per il 2019. Com'è noto oggi nella capitale belga si terrà un Eurogruppo, ovvero la riunione dei 19 ministri dell'Economia degli Stati aderenti all'euro, il cui punto più importante all'ordine del giorno è l'esame della manovra italiana per l'anno prossimo che prevede un deficit pubblico molto più alto rispetto a quello anticipato in estate con la Commissione Europea.

Pensioni, reddito e fiscalità: manovra ancora da scrivere

Il tema dell'aumento delle spese per opere di risanamento idrogeologico del Paese - che Matteo Salvini valuta in 40 miliardi di euro - farà probabilmente parte del pacchetto di proposte che il ministro dell'Economia Giovanni Tria presenterà ai suoi colleghi. Ma il ministro tenterà soprattutto di tranquillizzare i partner europei perché, semplificando, dirà loro che il deficit del 2,4% va inteso come limite massimo di spesa in deficit dell'Italia poiché i 17 miliardi stanziati per i due provvedimenti di maggior spesa, reddito di cittadinanza e aumento dei pensionamenti, assai difficilmente saranno tutti spesi entro dicembre 2019.

È difficile che i ministri dei paesi rigoristi (Olanda, Austria e Germania in testa) accetteranno le garanzie offerte da Tria in quanto la stima di un aumento del Pil dell'1,5%, anche se il Tesoro italiano giura d'aver fatto i conti sulla base di un aumento dello 0,9%, fa ipotizzare a molti osservatori un livello di deficit ben superiore al 2,4%. Non a caso la Commissione ha già dichiarato che se l'Italia non si atterrà ai patti, ovvero non ridurrà - come tutti i partner - quello che i tecnici chiamano deficit strutturale, potrebbe chiede l'applicazione di regole ancora più severe come quella della riduzione di un ventesimo all'anno del debito a partire dal 2018.
IL VERTICE
Tria comunque spera di poter intavolare una trattativa che eviti o ammorbidisca una reazione pesante dell'Europa. La fase di confronto dovrebbe chiudersi entro il 13 novembre quando l'Italia - secondo quanto chiesto dalla Commissione Europea - dovrebbe presentare a Bruxelles una nuova versione della manovra. E' praticamente certo che mercoledì prossimo si svolgerà un vertice a cinque Conte, Tria, Di Maio, Salvini e Giorgetti, per abbozzare i termini del confronto con l'Ue. Riunione delicatissima. Non è un segreto che Conte, Tria e Giorgetti sono favorevoli ad una linea più morbida nei confronti di Bruxelles mentre Di Maio e Salvini , avendo come orizzonte le elezioni europee, intendono mantenere la linea dura che però è indebolita dalle polemiche e dalla freddezza consolidatesi negli ultimi giorni fra i due partner di governo. In questo quadro, la tragedia che ha colpito aree vastissime del territorio italiano può svolgere un ruolo nella possibile modifica della manovra.

Salvini lo ha ribadito a modo suo anche ieri. «L'Italia - ha detto il leader leghista - versa nelle casse europee più di quanto riceve, quindi in caso di calamità mi pare il minimo chiedere un aiuto sperando che non arrivino lettere di contestazione perché spendiamo troppo». L'Unione Europea già da qualche tempo dispone di un apposito Fondo (qui tutti i dettagli https://ec.europa.eu/italy/news/20170727_sostegno_catastrofi_naturali_it) per i danni da calamità. «E l'Europa è pronta ad aiutare l'Italia», assicura il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani.
In questo quadro è destinata a suscitare polemiche la decisione del ministero dell'Ambiente di non accettare un prestito agevolato di 800 milioni allo 0,7% di interesse da parte della Banca Europea degli Investimenti per un piano di interventi di risanamento del territorio.
Da segnalare infine che ieri in una intervista al Financial Times Luigi Di Maio ha detto che «nei prossimi 10 anni l'Europa andrà nella direzione di Donald Trump perché l'economia americana sta crescendo del 4% grazie all'aumento del deficit e agli investimenti in infrastrutture».
 
Ultimo aggiornamento: 10:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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