M5s, multa di 50.000 euro del Garante a Rousseau: voti online manipolabili

Giovedì 4 Aprile 2019
M5s, Garante multa di 50.000 euro Rousseau: «Il voto è manipolabile»
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Nel giorno della «stretta» del M5s sulla scelta in rete dei candidati da presentare per le elezioni europee, cade sulla piattaforma Rousseau la «mannaia» del garante della Privacy. Con una delibera votata proprio oggi, l'organismo di tutela multa il sistema voluto dal fondatore Gianroberto Casaleggio per esercitare la «democrazia digitale», con una sanzione da 50 mila euro. Ma Davide Casaleggio, che ora gestisce la piattaforma, non ci sta e attacca e denuncia un «uso politico» contro il M5s da parte di un organismo presieduto da un esponente del Pd, Antonello Soro. «Non ci sentiamo tutelati» protesta l'associazione di Casaleggio che promette: «pagheremo fino all'ultimo centesimo nonostante Rousseau sia stata multata per i problemi di una piattaforma che non è quella attualmente online e che non ha più alcun problema di riservatezza.

L'Authority però non ha solo comminato una multa, ha anche ammonito Rousseau chiedendogli una serie di azioni per mettere in sicurezza il sistema e proteggere i dati degli utenti: alcune, come l'assegnazione delle credenziali di autenticazione degli iscritti, entro 10 giorni. Come se non bastasse filtra la notizia di nuovi tentativi fraudolenti di forzare le votazioni da parte di alcuni candidati: un fatto che ha costretto il responsabile numero uno della piattaforma, Davide Casaleggio, ad andare in Procura e denunciare i sospetti. Il tutto mentre arrivano sul blog le solite lamentele degli utenti che non riescono a votare. Parte insomma con un nuovo inciampo il secondo turno delle »europarlamentarie« M5s, volte a scremare i 200 candidati emersi con la prima votazione scegliendone 65, da dividere tra le 5 circoscrizioni: un voto al quale dovrà poi seguire la »ratifica« on line dei capilista che sceglierà, però, direttamente il capo politico Luigi Di Maio.

Il Garante interviene perché, rileva, »rimangono importanti vulnerabilità« riscontrate nel funzionamento del sistema da risolvere »con urgenza«. »L'infrastruttura tecnologica di Rousseau come abbiamo comunicato nei giorni scorsi è stata potenziata recependo le osservazioni del Garante« protesta il braccio destro di Casaleggio, Enrica Sabatini. Ma per l'Authority evidentemente non basta. Oggi Casaleggio Jr ha denunciato in Procura dei casi di clonazione di alcuni profili di iscritti al Movimento che asseriscono di non aver invece votato. Seguendo le loro generalità i 5 Stelle sono risaliti al candidato che se ne sarebbe servito, immediatamente finito nella cerchia degli esclusi dal secondo turno. »La denuncia di Davide Casaleggio dimostra che il nostro sistema ha funzionato« si difende Enrica Sabatini che sottolinea: »Ha funzionato il potenziamento dei processi e cioè quel sistema di segnalazione che consente agli iscritti di poter inviare segnalazioni documentate per strutturare il controllo«.

»Dopo 10 anni i livelli di sicurezza di questa piattaforma sono notevoli anche rispetto a quelli della stessa pubblica amministrazione. È strano che di fronte ad attacchi su miliardi di domini di tutto il globo terrestre, l'unico di cui ci si interessi sia quello del M5s« protesta anche il sottosegretario alla Difesa dei 5 Stelle Angelo Tofalo.
Intanto tra gli esclusi spunta anche il nome di un candidato pescarese: il M5s non fornisce indicazioni sulle ragioni ma si scopre che lo stesso si era presentato, ma non eletto, alle politiche del 2006 con l'Idv che correva quell'anno con Italiani nel Mondo, la formazione di Sergio De Gregorio di cui l'architetto candidato ha fatto anche il coordinatore regionale.
Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 10:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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