Lino banfi nella commissione Unesco fa impazzire Twitter

Martedì 22 Gennaio 2019
Lino Banfi
Un grido si leva da Twitter: «Oh Madonna benedetta dell'Incoroneta!». Nemmeno cinque minuti dall'annuncio della nomina di Lino Banfi alla commissione italiana dell'Unesco e l'hashtag dedicato all'attore pugliese sbanca letteralmente il social, conquistando la vetta dei trend e raccogliendo sotto di esso centinaia di commenti, battute e immancabili polemiche. Stupore, ironia, ma anche rabbia nelle parole degli utenti che - presi alla sprovvista dalla decisione del M5S - non hanno «più dubbi: siamo le cavie - scrivono - di un esperimento».

Il clima su Twitter è surreale: fra tormentoni del comico, gif e richiami ai miti della commedia sexy anni '70, Lino Banfi monopolizza l'attenzione e diventa occasione per lanciare qualche stilettata al governo. Del resto, ripetono, «a chi si stupisce che Di Maio abbia nominato Banfi rappresentante dell'Italia all'Unesco, vorrei ricordare che aveva già voluto Toninelli ministro. Un netto miglioramento», sostengono.

E se per qualcuno ora «si sta pensando a un ruolo di rilievo anche per Alvaro Vitali» e a «una posizione di livello istituzionale per la Fenech», c'è chi insinua il dubbio che la nomina dell'attore arrivi dopo defezioni eccellenti: «Bombolo e il Gabibbo non potevano, evidentemente», il sospetto. E c'è spazio anche per un appello al ministro e vicepremier pentastellato: «Luigi per i prossimi incarichi fai un pensierino anche a Martufello che non lavora da un po'», chiedono.

Ma l'ironia non è certo l'unica reazione. C'è infatti anche chi, pur riconoscendo a Banfi i dovuti meriti, proprio non riesce a digerire la nomina, ritenuta inadatta: «Abbiamo personaggi con un budget culturale immenso e anche "presentabili" a livello d'immagine come Alberto Angela, e questi scelgono uno come Lino Banfi che avrà certamente dietro decenni di cinema, ma non può certo rappresentare il Paese all'Unesco». E ancora: «Non ho nulla contro Lino Banfi, ma questa scelta è l'ennesimo atto di violenza del governo contro il buonsenso».

Pochi, a onor del vero, i favorevoli social alla nomina, ora impegnati a difendere con le unghie e con i denti la scelta di Di Maio tuonando contro i «plurilaureati» citati dall'attore nel suo discorso alla platea della convention Cinquestelle sul Reddito di Cittadinanza: «Ha ragione Lino, meglio un sorriso di una laurea». D'altra parte, ribattono, «tutti sti deficienti che si sentono migliori di Lino Banfi chi cazzo sono e che cazzo hanno fatto più di lui? Ah - sottolineano ancora - hanno fatto l'Erasmus!».

Tra favorevoli e contrari, spicca anche una riflessione che coinvolge Lercio, il sito di satira su improbabili quanto esilaranti fake news: «Oggi lercionotizie chiude i battenti: il celebre sito di satira - scrivono - getta la spugna davanti alla realtà», che per gli utenti «è ormai anni luce oltre».

 
Ultimo aggiornamento: 16:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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