Il Csm si spacca sulla giudice di Catania Iolanda Apostolico

Una parte dei togati chiede di aprire una pratica a tutela del magistrato al centro delle polemiche. Magistratura indipendente non firma: «La militanza politica non ci appartiene»

Martedì 3 Ottobre 2023 di Riccardo Palmi
Il Csm si spacca sulla giudice di Catania Iolanda Apostolico

Il Csm si spacca sul caso di Iolanda Apostolico. Al centro, la richiesta depositata oggi di aprire una pratica a tutela del giudice di Catania che non ha convalidato il trattenimento di quattro migranti a Pozzallo. Istanza firmata da 13 consiglieri – tra Area, Unicost, Md e gli indipendenti Roberto FontanaAndrea Mirenda – ma non da Magistratura indipendente.

Dal testo finale – sul quale ieri era stata organizzata una raccolta firme – sono scomparsi i riferimenti diretti alle parole del premier Giorgia Meloni (che si era detta «basita» dalla decisione) mentre si parla «di dichiarazioni da parte di esponenti della maggioranza parlamentare e dell'Esecutivo che, per modi e contenuti, si traducono in autentici attacchi all'autonomia della magistratura». Una "limatura" insufficiente però a convincere i consiglieri di Magistratura Indipendente (la corrente "moderata" dell'organo di autogoverno dei giudici). Di fronte, si legge ancora nella lettera, alla «grave delegittimazione professionale del giudice estensore dell'ordinanza» i magistrati firmatari hanno chiesto l'apertura di una pratica a tutela di Apostolico «con la massima urgenza».

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 La reazione

I consiglieri di Magistratura Indipendente che non hanno sottoscritto l'atto «hanno ritenuto di non intervenire per non alimentare ulteriormente la dannosa contrapposizione tra istituzioni democratiche in atto, fermo restando il doveroso rispetto delle decisioni giurisdizionali e l'auspicio che la legittima critica degli stessi abbia a oggetto il loro contenuto. La militanza politica non ci appartiene».

Così in una nota.

Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 15:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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