Di Maio blinda Grillo: il capo è lui, da gennaio nuovo contratto di governo. Zingaretti: bene impegno per rilancio

Sabato 23 Novembre 2019
Di Maio: «Con Beppe Grillo siamo d'accordo su tutto, sono voci metropolitane»
18

Beppe Grillo e Luigi Di Maio si incontrano per un faccia a faccia di un'ora e mezza al cui termine annunciano in una nota congiunta «un nuovo contratto di governo» a gennaio. Un modo per mettere ordine nel caos M5S che fa tremare il Conte bis. I due hanno discusso del nuovo corso governativo del M5S. «Non possiamo essere gli stessi di prima, dobbiamo guardare avanti con grande entusiasmo», hanno sottolineato, convenendo sull'ipotesi di avanzare la proposta del nuovo contratto. Con Beppe «siamo d'accordo su tutto - dice Di Maio - abbiamo smentito le leggende metropolitane di questi giorni». 

LEGGI ANCHE Regionali in Emilia e Calabria, tra M5S e Pd spunta l'ipotesi scambio

Il contratto, nelle parole di Grillo e Di Maio, servirà per finalizzare «progetti ambiziosi e di alto livello», con lo scopo di «intervenire su tematiche fondamentali del nostro Paese e non solo come il clima, salario minimo, il reddito universale, l’intelligenza artificiale, l’energia, le infrastrutture».

Secondo il capo politico M5S e il garante, «il mondo è già cambiato», questo «è un momento di grande entusiasmo» e il futuro bisogna progettarlo insieme. «Quando parlo di progetti insieme con la sinistra parlo di progetti alti, bellissimi. Sui trasporti, su come costruire le cose, su cosa è la città... È un momento magico».

Grillo esprime piena fiducia in Di Maio: «È un momento magico. Noi non possiamo continuare a fare dei Facebook in cui si dice questo qua non va bene. Adesso le cose devono essere chiare, il capo politico è lui, quindi non rompete i coglioni perché sennò ci rimettiamo tutti», dice in un video con Luigi Di Maio pubblicato su Fb. «Lavora 25 ore al giorno e non può essere sostituito per nessuna ragione, anzi va sostenuto». «Io ci sarò di più e gli darò una mano». «Una persona deve poter decidere e fare scelte importanti. Un referente ci vuole».

Ottimista la reazione del segretario Pd Zingaretti: «Bene l'impegno dei 5 Stelle per il rilancio del Governo. Un passo in avanti» per «andare oltre una mera maggioranza di parlamentari. Pronti al confronto. Bisogna chiudere al meglio la manovra e abbiamo proposto a Conte di lavorare su una nuova agenda per il 2020. Per riaccendere l'economia, creare lavoro, rafforzare la rivoluzione verde, rilanciare gli investimenti, cambiare e semplificare lo stato, investire su scuola, università, sapere. Prima le persone. Dobbiamo costruire un'Italia più giusta, verde e competitiva», scrive il segretario Pd su Facebook.



 

Il caos M5S si è quindi ricomposto? Difficile crederci. Per Di Maio, in partenza per tornare in Sicilia, non c'è emergenza. In realtà i tormenti del Movimento sono destinati a durare, gli oppositori di Di Maio sono pronti a dare battaglia. M5S è stato terremotato dal voto su Rousseau con il quale i militanti hanno deciso che il Movimento dovrà correre con proprie liste alle regionali di gennaio in Emilia e Calabria e il capo politico è sempre più in difficoltà. Da Roberto Fico a Roberta Lombardi sono tanti i big che mettono in discussione il ruolo di Di Maio. Il momento è difficilissimo, le grane interne a M5S rischiano di mettere in difficoltà Giuseppe Conte.
 
 
 

Ultimo aggiornamento: 24 Novembre, 09:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci