​Camere ferme, dal codice della Strada alla giustizia governo paralizzato

Martedì 29 Settembre 2020 di Barbara Acquaviti
Camere ferme, dal codice della Strada alla giustizia governo paralizzato

La paralisi del governo, anche dopo il voto, continua. E blocca di fatto il Parlamento. Per sapere di cosa si occuperà l’aula della Camera a ottobre e fino alla fine dell’anno, bisogna attendere la conferenza dei capigruppo che si terrà domani. Il presidente Roberto Fico, ci tiene comunque a sottolineare che nelle varie commissioni è in corso un «fitto lavoro». E tuttavia, archiviata la pausa elettoral-referendaria, tutto sembra immobile.

In buona parte, i lavori sono dominati dal Recovery fund, con la Bilancio impegnata sulla relazione da presentare all’assemblea. Per il resto un po’ ovunque nei prossimi giorni sono previste audizioni, risoluzioni e ratifiche di accordi.


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La commissione Affari costituzionali è quella da cui passano tutte le riforme. All’esame, in effetti, c’è il cosiddetto ddl Fornaro, ovvero la modifica costituzionale della base territoriale di elezione del Senato e del numero dei delegati per l’elezione del Presidente della Repubblica. Nessuna traccia nelle convocazioni, invece, della legge elettorale per la quale deve ancora essere fissato il termine degli emendamenti al testo base - il cosiddetto Brescellum - che peraltro era stato approvato senza il consenso di Italia viva. La nuova legge elettorale sarebbe dovuta approdare in aula già in questi giorni e, invece, è stato chiesto altro tempo.

In commissione Giustizia, invece, si torna a parlare della riforma del processo penale. Ma solo per audizioni (tra cui quella dell’Anm) e una indagine conoscitiva. La riforma Bonafede è stata approvata dal Consiglio dei ministri il 13 febbraio 2020 ed era considerata politicamente urgente anche per ‘bilanciare’ la cancellazione di fatto della prescrizione. Tuttavia, fino a ora, la commissione vi ha dedicato un’unica seduta a giugno.

Sparito dai radar è anche il provvedimento per superare il numero chiuso a Medicina. L’iter, arrivato fino all’elaborazione del testo base, è rimasto vittima della crisi voluta del governo giallo-verde. Pd e M5s hanno anche affrontato il tema in alcune riunioni di maggioranza senza però che si trovasse l’accordo per portare avanti il testo.

La commissione Trasporti sarà, invece, impegnata in quello che è diventato ormai un tormentone di questa legislatura, ossia le modifiche al codice della strada. Si tratta di un iter cominciato addirittura durante il governo giallo-verde. Il testo è approdato in aula lo scorso 23 settembre ma ne è stato subito chiesto il ritorno in commissione.

A palazzo Madama, dopo la riforma dei regolamenti, Aula e commissioni lavorano a settimane alterne. Quetsa è quella no. La prossima approderà nell’emiciclo il dl agosto, sul quale in questi giorni è impegnata la Bilancio. Anche in questo caso, nelle commissioni, molte sono le audizioni o le ratifiche di accordi in programma. La commissione Giustizia del Senato, però, non ha ancora trovato il tempo per occuparsi un provvedimento che pure, alla Camera, aveva messo (quasi) tutti d’accordo. Si tratta della legge che cambia l’assegno di divorzio: il provvedimento è lì fermo da luglio dello scorso anno.

Anche le riunioni delle commissioni di palazzo Madama sono dominate dalle audizioni di ministri sul Recovery fund o sulle linee guida per la definizione del “Piano nazionale di ripresa e resilenza”. Le commissioni Lavori pubblici e Industria hanno però trovato anche il modo per mettere in calendario l’indagine conoscitiva sull’Intelligenza artificiale.
 

Ultimo aggiornamento: 13:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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