«La vendita dell'appartamento di Montecarlo è stata la vicenda più dolorosa per me. Sono stato ingannato da Giancarlo Tulliani e per certi aspetti dalla sorella Elisabetta». Si è giustificato così, ieri, Gianfranco Fini (foto), sentito davanti al Tribunale di Roma nel processo per riciclaggio che lo vede imputato insieme alla compagna, al cognato e al suocero. Al centro c'è la vendita della casa di Montecarlo, lasciata in eredità dalla contessa Annamaria Colleoni ad Alleanza Nazionale, e poi acquistata nel 2008 da Giancarlo Tulliani per poco più di 300mila euro, attraverso società off-shore, con i soldi dell'imprenditore "re delle slot" Francesco Corallo.
«Solo nel dicembre 2010 ho scoperto - ha detto l'ex presidente della Camera - che il proprietario della villa era Tulliani e ho interrotto i rapporti con lui. Anche il comportamento di Elisabetta mi ha ferito: ho scoperto solo grazie ai pm che era comproprietaria e che il fratello le bonificò parte di quanto ricavato». Nonostante la sua carriera politica sia finita per questo, Fini l'ha perdonata. Vivono ancora insieme a Roma in via Conforti: «Non escludo che una parte della casa sia stata comprata dai Tulliani coi soldi della vendita di quello di Montecarlo. Ma non ne sapevo nulla».