Fontana, al presidente mancano 15 voti: chi non ha votato il leghista nel centrodestra? Caccia alla "fronda"

Tra assenti in aula e "franchi tiratori" si tirano le fila del voto a Montecitorio: nel mirino i "delusi" del Carroccio

Venerdì 14 Ottobre 2022
Fontana, al presidente mancano 15 voti: chi non ha votato il leghista nel centrodestra? Caccia alla "fronda"
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Lorenzo Fontana eletto presidente della Camera. Ma al leghista "mancano" 15 voti del "pacchetto" del centrodestra. Un numero che può essere corretto diminuendo i possibili «franchi tiratori», o agli assenti in Aula, ma che comunque registra un ammanco.

E soprattutto nella Lega scatta la caccia al "chi". Un ammanco da molti - anche nel centrodestra - definito "fisiologico" e di certo non paragobile a quello "patito" (da sponda Forza Italia) da Ignazio La Russa nell'elezione a guida del Senato.

Ma che ha comunque fatto interrogare all'interno della coalizione.

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Fontana, chi era in Aula oggi

I presenti e votanti, oggi, sono stati infatti 392 sui 400 totali. Otto in meno, dunque, ma non tutti sono ascrivibili alle file della maggioranza: Elena Bonetti, di Iv, risulta infatti in missione così come anche dichiarato ben prima delle votazioni da Luigi Marattin. Si può invece computare tra gli assenti Andrea Orsini di Forza Italia che questa mattina si era premurato di avvertire che, causa covid, non sarebbe stato in Aula. Anche volendo considerare tutti di maggioranza i sette assenti (8 meno la Bonetti), al centrodestra mancano dunque ancora otto voti.

 

I VOTI MANCANTI E QUELLI "IN PIU'"

Tra questi sicuramente quello di Marta Fascina, deputata e compagna di Berlusconi, che a Montecitorio non si è vista. Da registrare, invece, tre voti in più per il «candidato» di Azione-Iv, Matteo Richetti. Il suo gruppo (composto da 21 deputati) poteva infatti contare oggi su 19 presenti (senza Bonetti, come detto, in missione e con Ettore Rosato presidente di turno e non votante) ma ha ottenuto 22 voti, 3 in più. Tre in meno, invece - e stando alle presenze registrate (80) - i voti per Cecilia Guerra che si è fermata a 77. Prova di compattezza invece per i 5 stelle che al loro candidato, Cafiero De Raho, fanno confluire tutti i loro 52 voti.

NEL MIRINO

Rumors che circolano a Montecitorio intestano - almeno in parte - la "fronda" in particolare ad alcuni leghisti delusi, tra chi puntava su Molinari, e chi ha dato un segnale di dissenso per la possibile esclusione del ligure Rixi dalla squadra di governo (visto che le infrastrutture dovrebbero essere il ministero di arrivo per il leader Salvini). I 15 voti mancanti sarebbero quindi di leghisti piemontesi, liguri e di qualche lombardo. Qualcuno ricorda come lo stesso Fontana avrebbe avuto ruggini con l'attuale segretario regionale della Lombardia e deputato, Fabrizio Cecchetti, "reo" di aver concesso il patrocinio al gay pride di Milano, quando era presidente del Consiglio regionale.

I NUMERI DELLA CAMERA

Il centrodestra può contare su 119 deputati di Fdi, 66 della Lega, 45 di Fi (ma oggi sono 44) e 7 di Noi Moderati. Per quanto riguarda gli altri gruppi parlamentari il Pd annovera tra i propri scranni 69 deputati, Alleanza Verdi-Sinistra 12, +Europa 2, Impegno civico 1, M5s 52, Azione-Italia Viva 21 (ma oggi due sono assenti giustificati). Le minoranze linguistiche hanno 4 deputati (3 la Svp ed 1 l'Union Valdotaine), il Maie 1 e Sud contro Nord 1.

Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 08:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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