Fiducia al governo Conte dal Senato: 171 sì e 117 no

Martedì 5 Giugno 2018
Fiducia al governo Conte dal Senato: 171 sì e 117 no
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ROMA - Alle 20.47 arriva l'annuncio del presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati: il governo Conte incassa la fiducia con 171 voti favorevoli, 117 contrari e 25 astenuti. Domani la parola passa alla Camera. 

Una lunga giornata per il premier Giuseppe Conte iniziata questa mattina con il discorso programmatico al Senato, durato circa 75 minuti, interrotto da 60 applausiche alla fine ha incassato la standing ovation di M5S e Lega. Introduzione della flat tax, reddito di cittadinanza, apertura alla Russia,"mettere fine al business dell'immigrazione", carcere per i grandi evasori. Sono solo alcuni dei punti chiave.

"Fiducia non solo per Governo ma progetto cambiamento" - "Quella che chiediamo oggi è una fiducia a favore non solo di un governo ma di un progetto per il cambiamento per l'Italia". Queste le prime parole con le quali il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha esordito in aula al Senato. 

STOP AL BUSINESS DELL' IMMIGRAZIONE - "Metteremo fine al business dell'immigrazione, cresciuto a dismisura sotto il mantello di una finta solidarietà"."Non siamo e non saremo razzisti. Noi difendiamo gli immigrati che arrivano regolarmente sul nostro territorio, lavorano e si inseriscono nelle nostre comunità. Ma per garantire l'integrazione, dobbiamo combattere con determinazione il traffico di esseri umani e riorganizzare le forme di accoglienza, eliminando le infiltrazioni della criminalità organizzata". 
Conte ha assicurato quindi che "fin dal primo, positivo colloquio che ho avuto con la cancelliera Angela Merkel ho rimarcato l'importanza di questo tema e le successive dichiarazioni rilasciate dalla medesima durante lo scorso fine settimana dimostrano come si stia affermando la piena consapevolezza che l'Italia non può essere lasciata sola di fronte a tali sfide". 

DASPO AI CORROTTI - Lotta serrata contro la corruzione: "Combatteremo la corruzione con metodi innovativi come il 'daspo' ai corrotti e l'introduzione dell'agente sotto copertura". E ha affermato: "Sul piano della sicurezza potenzieremo la legittima difesa".

IL RAPPORTO CON L'EUROPA -"L'Europa è la nostra casa. Quale Paese fondatore abbiamo il pieno titolo di rivendicare un'Europa più forte e anche più equa, nella quale l'Unione economica e monetaria sia orientata a tutelare i bisogni dei cittadini, per bilanciare più efficacemente i princìpi di responsabilità e di solidarietà".

APERTURA ALLA RUSSIA - Quanto alla politica estera, "ribadiamo l'Alleanza Atlantica ma saremo fautori di un'apertura alla Russia, ci faremo promotori di una revisione del sistema delle sanzioni". 

REDDITO DI CITTADINANZA - "L'obiettivo del Governo è assicurare un sostegno al reddito a favore delle famiglie più colpite dal disagio socio-economico. Il beneficio verrà commisurato alla composizione del nucleo famigliare e sarà condizionato alla formazione professionale e al reinserimento lavorativo". 
"Ci proponiamo, in una prima fase – ha annunciato – di rafforzare i centri per l'impiego, in modo da sollecitare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro con la massima efficienza e celerità possibili. Nella seconda fase, verrà erogato il sostegno economico vero e proprio". 

"Ci premureremo di intervenire – ha concluso Conte – anche a favore dei pensionati che non hanno un reddito sufficiente per vivere in modo dignitoso, introducendo una pensione di cittadinanza". 

LOTTA ALLA MAFIA - Tifo da stadio con standing ovation al grido di "onestà, onestà", con la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati costretta a richiamare vasti settori dell'aula – quando il premier ha assicurato che "aggrediremo le mafie" e le "loro economie". Molti senatori della maggioranza si sono alzati in piedi, prima quelli del Movimento cinque stelle e poi anche quelli della Lega – davanti alle parole del presidente del Consiglio e si è sentito anche il coro "Fuori la mafia dallo Stato".

Pensiero finale rivolto ai terremotati: "La mia prima uscita pubblica sarà dedicata a loro". E non manca il ricordo di Soumayla Sacko, il sindacalista maliano ucciso da una fucilata mentre con due connazionali raccoglieva lamiere in una fabbrica dismessa nel Vibonese: "A lui e alla sua famiglia dobbiamo un commosso pensiero". 

L'AFFONDO DI RENZI IN AULA- "Ora siete l'establishment e non faremo sconti. Altro che Terza Repubblica, è la Prima che continua". Lo ha detto Matteo Renzi in versione leader di opposizione, intervenuto in Senato durante il dibattito per la fiducia. Dieci minuti di discorso in aula, qualche "bordata" al governo Conte ma senza abbandonare il tono istituzionale: "Non avrete la nostra fiducia, ma avrete sempre il nostro rispetto"
Ultimo aggiornamento: 21:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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