Elezioni Quirinale, M5S apre al centrodestra: «Ma ritirate Berlusconi»

Conte riunisce i ministri e i suoi vice: nessun veto su profili di tipo istituzionale. Il Cavaliere sente Draghi al telefono: apprezzamento per l'azione di governo

Mercoledì 29 Dicembre 2021 di Emilio Pucci
Elezioni Qurinale, M5S apre al centrodestra: «Ma ritirare Berlusconi»

Due giorni fa Berlusconi e Draghi si sono sentiti al telefono e il Cavaliere ha ribadito al premier gli elogi per come sta portando avanti la lotta alla pandemia e la sua leadership in Europa. Un segnale in controtendenza rispetto a chi li vede contrapposti nella partita del Quirinale e ritiene che il presidente azzurro voglia indebolire l'immagine dell'ex numero uno della Bce. Ma in Parlamento si rafforza sempre di più il fronte che non vuole né l'uno né l'altro alla presidenza della Repubblica. E il primo a mettersi di traverso su entrambi è Conte. Il presidente M5S ieri è tornato ad incontrare i vice e i ministri pentastellati per ribadire la sua linea: una donna candidata e no a Draghi, che deve rimanere a palazzo Chigi per continuare il suo lavoro. Posizione che non si sposa con le aperture del segretario Pd Letta. La formula di Conte è chiara: «Niente veti a profili di caratura morale e istituzionale adeguati». Un possibile assist anche al centrodestra anche per sgombrare il campo e trovare una linea unitaria nel Movimento che continua a fibrillare. «Che senso ha questa apertura a Forza Italia, Fdi e Lega?, il tam tam tra deputati e senatori, preoccupati di scompaginare il campo del centrosinistra e andare in ordine sparso.

E quindi «Draghi deve andare avanti», come ha ribadito il sottogretario agli Interni Sibilia in un'intervista. Oppure, come dice Paola Taverna «l'Italia sarebbe finalmente matura per una rivoluzione' politica e culturale, con una donna al Quirinale».

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Le strategie

Nei prossimi giorni i vertici Pd, M5s e Leu torneranno ad incontrarsi, mentre nel centrodestra l'appuntamento è già fissato per il 10 gennaio: qualche giorno prima Berlusconi sarà a Roma per presentare agli alleati la somma dei voti (teorici) raccolti. Al momento la discussione è sulle modalità del voto, poi si stringerà sulle candidature. E quella del presidente del Consiglio resta sul tavolo. Di Maio (ieri non era presente al vertice convocato da Conte perché impegnato in Tunisia) è sulla stessa lunghezza d'onda di Letta: Draghi va preservato ad ogni costo, a Chigi o al Quirinale. E così ha fatto capire pure Renzi ai suoi. Iv non sbarrerà la strada al Capo dell'esecutivo, qualora ritenesse più funzionale il suo trasloco al Colle per sette anni. «Io penso al bene del Paese», afferma l'ex premier. L'incognita Covid non fa perdere le speranze al partito del Mattarella bis, anche se la prima carica dello Stato ha più volte smentito l'interesse a restare al suo posto. Conte dunque prova a sparigliare le carte, lancerà un appello per una donna al Colle, ma tra i parlamentari M5s monta il malessere. «Rischia di farsi male», sottolinea un big pentastellato.
La prima critica è legata alla mancanza di una convocazione dei gruppi parlamentari. «Se ritiene che i deputati e i senatori lo seguiranno senza neanche un confronto si sbaglia di grosso. Dobbiamo votare noi, non i vicepresidenti M5s e i capigruppo», la tesi.

Malumori grillini

La seconda accusa è per la confusione che regna nel Movimento sul tema Quirinale. «O si assume la responsabilità di una linea oppure sarebbe meglio che non dividesse il campo con il Pd e con Leu», ragiona un'altra fonte. Sullo sfondo comunque resta il timore dei pentastellati del voto anticipato. «Spostare Draghi farebbe crollare tutto il castello», è il refrain. Anche per il ministro del Lavoro Orlando l'obiettivo deve essere quello di «lavorare su una presidenza di garanzia che non produca dei traumi». Ma Berlusconi non arretra (e per ora Salvini e Meloni sono con lui) e dire no a Draghi potrebbe avere conseguenze, osserva un altro esponente di governo. Intanto il ministro Brunetta sembra tracciare già il bilancio definitivo ricordando che i dieci mesi di Draghi al governo «sono stati esaltanti». Un messaggio o un commiato?

Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 13:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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