LA GIORNATA

Totoministri, Meloni: «Non cambieremo idea, governo politico con persone adatte». Incontro Berlusconi-Salvini a Roma: tensione sul Senato, ma si cerca l'accordo

La giornata di incontri e colloqui in diretta

Martedì 11 Ottobre 2022
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Meloni: su presidenze Camere lavoriamo, non vedo problemi

«Sulla presidenza delle Camere stiamo lavorando, non vedo problemi». Lo ha detto la leader di Fdi, Giorgia Meloni, lasciando Montecitorio. «Sta andando molto bene», ha aggiunto. «Leggo fantasiose ricostruzioni sul fatto che saremmo in ritardo ma come sapete ancora non abbiamo ancora un incarico.

State tranquilli che quando dovessimo avere un incarico non perderemo un minuto di tempo. Sono molto ottimista».

«Giovedì sera ci sarà il nuovo presidente del Senato? Ci lavoriamo, ci lavoriamo. Noi lavoriamo per fare le cose in fretta. A chi scrive che siamo in ritardo e che Draghi ci ha messo di meno a fare il governo, dico che è curioso, non abbiamo l'incarico per fare il governo. Quando dovessimo avere l'incarico, vi garantisco che non perderemo un minuto. E questo vale anche per le presidenze delle Camere», ha poi ribadito Meloni.

Centrodestra al lavoro sulla squadra di governo

Il centrodestra continua a lavorare alla squadra di Governo, mentre le nubi continuano ad addensarsi all'orizzonte con il Fondo monetario internazionale che, per il 2023, taglia le sue previsioni per l'Italia di 0,9 punti percentuali. Silvio Berlusconi arriva a Roma e si trasferisce subito a Villa Grande in attesa di tornare al Senato giovedì, dopo 9 anni di assenza: nel 2013 decadde dal mandato di parlamentare dopo la condanna in via definitiva per frode fiscale. E subito si parla di un vertice di maggioranza visto che anche Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono al lavoro nella Capitale. Ma nel pomeriggio il Cavaliere riceve solo Salvini e il colloquio dura poco più di mezz'ora. Venerdì scorso la leader di FdI aveva annunciato un nuovo vertice di coalizione da tenersi fra oggi e domani, alla vigilia dell'insediamento del nuovo Parlamento. Nell'attesa, impazza il gioco del 'toto-ministrì. In queste ore prende sempre più corpo l'ipotesi di Giancarlo Giorgetti, al Ministero dell'Economia. Il diretto interessato, interrogato sul punto, scoppia in una sonora risata. E divertito è anche il commento di Ignazio La Russa, che in molti nel centrodestra vedrebbero già seduto sullo scranno più alto di Palazzo Madama: «Giorgetti potrebbe fare anche il generale delle Forze armate - assicura - lui potrebbe fare tutto, è un mio amico».

 

 

In realtà per la presidenza del Senato si fa anche il nome di Roberto Calderoli il leghista già vicepresidente della Camera alta e tra i 'padrì del nuovo Regolamento interno. «Io sono pronto a fare tutto - ammette - ma la scelta dipende dai leader». In mattinata diventa notizia la riunione in via della Scrofa tra i vertici di FdI, Calderoli, Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa e Antonio De Poli dell'Udc. Un incontro al quale avrebbe preso parte anche Licia Ronzulli e Alberto Barachini per FI. Sul tavolo la composizione del Governo e i nuovi equilibri politici che si dovranno creare al Senato. Altri, come Antonio Tajani, che i rumors vedono sempre in pole per la Farnesina, non scoprono le carte limitandosi a dire che i nomi li sceglierà Berlusconi. Anche se poi in ambienti parlamentari della maggioranza si apprende che pur di avere Ronzulli nell'Esecutivo, il Cav sarebbe anche pronto a «sacrificare» un ministero di npeso come gli esteri. I Verdi e SI bocciano l'ipotesi di Paolo Scaroni a ministro dell'Energia accusandolo di esser stato lui a portare «lui a far dipendere L'Italia dal gas russo». Salvini prima di vedere Berlusconi, incontra alla Camera Giorgetti, che Azione vedrebbe bene alla presidenza di Montecitorio, Lorenzo Fontana, Riccardo Molinari ed Edoardo Rixi. Ufficialmente si parla di programmi, ma è lecito pensare che qualche altro tassello in vista del nuovo Esecutivo sia stato messo. Un esecutivo che per Giorgia Meloni sarà «forte, unito e autorevole». Le Camere, intanto, diventano operative. I primi ad accreditarsi oggi a Montecitorio sono Nicola Zingaretti e Giorgetti. Al Senato rinasce il Gruppo per le Autonomie, mentre Carlo Calenda, dopo essersi iscritto, si fa accompagnare in Sala Maccari per vedere l'affresco dedicato alla congiura di Catilina. Nel Pd, che domani riunisce gli eletti, si promuove un sit-in davanti all'ambasciata russa per il 13 ottobre al quale parteciperanno anche Enrico Letta e +Europa. Il leader M5S Giuseppe Conte riunisce i suoi e insiste sulla necessità di arrivare presto ad una pace in Ucraina.

Lega: lavoriamo per Calderoli al Senato

Si tratta nel centrodestra sulle presidenze delle Camere, primo passaggio cruciale della nuova legislatura. E primo step verso la formazione del nuovo governo a guida Giorgia Meloni. Oggi girandola di incontri sia a Montecitorio sia nella sede di Fratelli d'Italia. A Via della Scrofa, quartier generale di Fdi, spuntano i centristi Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa e Antonio De Poli. Presenti in sede per Fdi Ignazio La Russa e Francesco Lollobrigida. Prende parte alle riunioni anche il leghista Roberto Calderoli, mentre per Forza Italia arrivano Licia Ronzulli e Alberto Barachini. Quello di Calderoli è il nome 'caldò per la presidenza di Palazzo Madama. La Lega punta a conquistare la seconda carica dello Stato, ruolo che vede La Russa in pole per Fdi. «Stiamo lavorando per Roberto Calderoli al Senato», conferma ai cronisti il capogruppo della Lega uscente alla Camera Riccardo Molinari, che viene dato da giorni in corsa per la presidenza di Montecitorio (così come il collega di partito Giancarlo Giorgetti, vicesegretario della Lega), qualora il Senato andasse a Fratelli d'Italia.

Delegazione di Forza Italia a riunione con i vertici di Fdi e Calderoli

Ha partecipato anche una delegazione di Forza Italia alla riunione con i vertici di Fratelli d'Italia e il leghista Roberto Calderoli, che si è svolta nella sede nazionale di FdI. Per il partito azzurro hanno partecipato i senatori Licia Ronzulli e Alberto Barachini.

Crisanti: emozionato come uno scolaretto al primo giorno di scuola

«Sono emozionato come uno scolaretto al primo giorno di scuola. Essendo stato eletto in una circoscrizione estera mi occuperò degli italiani che vivono fuori dall'Italia che hanno molti problemi. Però sono un ricercatore, un educatore, un medico e questi sono campi in cui penso di poter dire qualcosa». Lo dice ai giornalisti il neo senatore Andrea Crisanti del Pd prima delle operazioni di accredito. Per il virologo, professore all'università di Padova, è la prima volta in Parlamento.

Lupi: presidenza del Senato a Fdi e Camera alla Lega

«Si va verso la presidenza del Senato a Fdi e la Camera alla Lega. Ignazio La Russa è stato vicepresidente» del Senato «ed è stato bravissimo». Lo ha detto Maurizio Lupi, capo politico di Noi Moderati, a Porta a Porta, in onda stasera s Rai Uno.

Fonti Fdi: per il Senato nostro nome forte resta La Russa

Per la presidenza del Senato il nome forte in campo per Fdi resta quello di Ignazio La Russa. Lo sottolineano fonti del partito guidato da Giorgia Meloni.

Salvini da Berlusconi a Villa Grande

È in corso un incontro fra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi a Roma. A quanto si apprende, il segretario della Lega è da poco giunto a Villa Grande, la residenza romana del leader di FI.

Giorgetti all'Economia? Lui scherza

«Mi sentivo più giovane quando sono entrato la prima volta. Ho tutti i dolori articolari...». Così Giancarlo Giorgetti risponde scherzando coi cronisti, dopo essersi registrato alla Camera. Giorgetti ha risposto con una sonora risata alla cronista che gli ha chiesto se farà il ministro dell'Economia.

Lega, sarebbe un onore occuparsi anche di Economia

«Per la Lega sarebbe motivo di grande soddisfazione e orgoglio occuparsi con un ruolo rilevante anche di Economia e Finanze. Donne e uomini del partito di Matteo Salvini hanno già ricoperto prestigiosi incarichi di governo dimostrando il proprio valore in settori strategici come Interno, Infrastrutture, Sviluppo Economico, Politiche Agricole, Transizione Ecologica, Turismo, Persone con Disabilità o Autonomie. Ô un onore che in queste ore arrivino nuovi e significativi riconoscimenti che testimoniano la centralità e l'affidabilità della Lega». Così fonti del partito.

Meloni: pronti per un Governo forte, unito e autorevole

«Siamo consapevoli del risultato che abbiamo ottenuto e sentiamo la responsabilità di dover affrontare un'importante sfida nella condizione più difficile nella quale l'Italia potesse trovarsi. Pronti a riscrivere le sorti della Nazione con un Governo forte, unito e autorevole». Lo scrive su Twitter Giorgia Meloni.

 

 

Cingolani: mia esperienza al governo è finita

«Per me è sicuramente la fine» della esperienza di governo, «perché penso che ci sia un tempo per i tecnici e un tempo, che credo sia giunto, in cui il parlamento si debba riappropriare delle sue prerogative e fare le sue scelte politiche. Io credo di aver fatto quello che potevo, ce l'ho messa tutta. Probabilmente non sarà stato abbastanza, ma credo che il mio tempo sia finito». Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, a un webinar della Rcs Academy sul Repower Eu.

Prezzo del gas sale del 4,7%

Inversione di rotta del prezzo gas. Partiti in calo i Ttf ad Amsterdam, benchmark di riferimento, girano in rialzo con il prezzo che sale del 4,7% oltre la soglia dei 161 euro al megawattora.

Cingolani: sicurezza nazionale dipende dal rigassificatore a Piombino

Sull'entrata in funzione del rigassificatore di Piombino «sicurezze non ne ho. Spero che tutti si rendano conto che la sicurezza nazionale dipende da quello. Se avremo la nave rigassificatrice e non riusciremo a usarla, sarà un suicidio. C'è un problema nimby, e qualcuno dovrà prendersi la responsabilità. Io sono stato chiaro: la nave resterà lì 3 anni, poi la sposteremo in un sito non invasivo». Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, a un webinar della Rcs Academy sul Repower Eu.

Cingolani: sul gas abbiamo messo in sicurezza il Paese

Sul gas «abbiamo messo in sicurezza il paese, dovremmo fare una stagione invernale tranquilla. Gli stoccaggi sono pieni. Avremo problemi sui prezzi, ma se il 20 si conclude bene sul price cap, avremo risolto la situazione. Purtroppo non toglieremo la sofferenza a famiglie e imprese. Il price cap l'avevamo proposto mesi fa. La Commissione europea è stata lenta, poi ha accelerato. Speriamo anche che la guerra finisca». Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, a un webinar di Rcs Academy su Repower Eu.

Si allungano i tempi per l'intesa sul piano d'azione europeo sull'energia. Costruire una proposta legislativa in due settimane e portarla al Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre era una sfida al limite dell'impossibile. Per arrivare all'accordo conclusivo tra gli Stati membri servirà un nuovo Consiglio straordinario dei ministri dell'Energia, che la presidenza ceca convocherà a novembre. Sul fronte energia, tuttavia, da Berlino emerge una novità: Olaf Scholz, dopo l'iniziale contrarietà, avrebbe aperto alla possibilità di fare debito comune per contrastare il caro bollette.

Si tratta, invero, di un'apertura con riserva, orientata alla messa in campo di prestiti e non di sovvenzioni. Ma è un primo sì, che avvicina l'Ue alla proposta di uno Sure 2 sull'energia, avanzata dai commissari Paolo Gentiloni e Thierry Breton.

Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre, 09:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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