Centrodestra, a rischio 17 candidature in Lombardia: in forse anche la Brambilla

Mercoledì 31 Gennaio 2018
Centrodestra, a rischio 17 candidature in Lombardia: in forse anche la Brambilla
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Giornata di controlli sulla regolarità delle candidature alle prossime politiche per le Corti d'Appello di tutta Italia e nomi pesanti che rischiano di restare esclusi dalla competizione. Dalla Lombardia al Lazio è soprattutto il centrodestra che perde pezzi a causa della documentazione irregolare e rischiano di restare fuori volti noti come Michela Vittoria Brambilla e Renata Polverini. Ma anche almeno 17 candidati nei collegi uninominali della Lombardia: tutti collegi sicuri per il centrodestra che ora potrebbero tornare a richio. Bisogna invece scendere fino al Molise per trovare un paio di nomi che rischiano per il centrosinistra e in particolare per il movimento di Emma Bonino +Europa. Almeno se verranno respinti i ricorsi in Cassazione che devono essere fatti entro 48 ore dalla notifica dell'esclusione e che tutti gli interessati stanno facendo. Intanto però, il macigno più grosso per il centrodestra arriva dalla Lombardia.

IL LEGHISTA
Ieri l'ufficio elettorale della Corte di Appello di Milano, per mancanza della dichiarazione di apparentamento alla coalizione da parte della lista Noi con l'Italia ha escluso nella circoscrizione Lombardia 1 alla Camera che copre la città di Milano e il suo hinterland, le candidature di Michela Vittoria Brambilla, Massimo Garavaglia, Andrea Crippa, Paola Frassinetti, Andrea Mandelli, Valentina Aprea, Jari Colla, Luca Squeri, Guido Della Frera, Alessandro Morelli, Igor Iezzi, Cristina Rossello, Laura Molteni, Federica Zanella e Graziano Musella.
Alcuni di questi sono nomi molto noti e politicamente pesanti all'interno dei partiti e sul territorio, a partire dalla più nota Brambilla che in questi anni si è concentrata nel suo Movimento Animalista e ha puntato a dare alla coalizione di centrodestra un'anima animalista importante in un momento in cui la sensibilità per la difesa degli animali e in aumento in tutto il paese. Altro nome importante sempre all'interno di Forza Italia è l'avvocato Rossello, legale di Silvio Berlusconi nella causa di separazione da Veronica Lario.
E poi l'assessore regionale ed ex sottosegretario all'Istruzione Aprea. Rischia anche l'assessore leghista Garavaglia, ex braccio destro del governatore Roberto Maroni che sembrava a rischio ma poi è riuscito ad ottenere la candidatura all'ultimo minuto. Candidatura che ora rischia di perdere per un difetto di forma.

COLLATINO
A Roma, sempre per il centrodestra, rischia di non poter correre l'ex presidente della regione Renata Polverini candidata nel collegio Roma numero 4 Collatino ma con il modulo presentato risultato irregolare perché sottoscritto per il collegio numero 6 Tuscolano dove era inizialmente destinata. In questo caso si tratta di un clamoroso revival visto che otto anni fa, nella sua corsa alla regione venne esclusa la sua lista per Roma e Provincia a causa di un ritardo di 45 minuti nella presentazione della lista causata dall'allora delegato Alfredo Milioni, che si allontanò dal tribunale per mangiare un panino.
A rischio, sempre in Lombardia, anche le liste del Partito Repubblicano-Ala e di Grande nord del Senato.

LA NEO DC
Bocciatura anche per le liste della Democrazia cristiana, Italia agli italiani, Destre unite, Partito comunista e Valore umano.
Democrazia cristiana è fuori anche dall'Abruzzo insieme a Destre unite-Forconi, Popolo per la Costituzione, Blocco nazionale per la libertà. In Molise invece al momento sono fuori Democrazia cristiana, il Popolo della famiglia, Destre Unite Forconi, Italia agli italiani e alcuni candidati di +Europa - Centro democratico e del Partito Repubblicano Ala.
Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 14:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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