Avrebbe "venduto" la sua carica di consigliere comunale in cambio dell'assunzione del figlio diciottenne nello staff del Parlamento europeo. La procura milanese, nella persona dei pm Cristiana Roveda e Giovanni Polizzi, ha aperto un'inchiesta su un presunto scambio corruttivo interno al partito di Fratelli d'Italia. Sono indagati Giovanni Acri, ex consigliere comunale di Brescia eletto con FdI, e l'europarlamentare dello stesso partito Carlo Fidanza, accusati entrambi di corruzione (il primo in qualità di pubblico ufficiale, il secondo di privato cittadino).
Oggi al webinar su futuro dell’Europa e transizione digitale organizzato da @EURACTIVItalia e @ces_ue con @ItalyMFA . Insieme all’ex ministro Paola Severino, @EU_vitcal , F. Grillo, G. Romeo, M. Gaudina e R. Castaldi un confronto su rivoluzione digitale in Italia e in Europa. pic.twitter.com/deZMMKg94e
— Carlo Fidanza ن (@FidanzaCarlo) June 21, 2022
Fidanza: sono sereno, nessun atto illecito
«Ho appreso con sorpresa di questa indagine, che pare riprendere i contenuti di un esposto anonimo depositato alla Procura di Brescia nell’ottobre 2021, pochi giorni dopo la trasmissione di un’inchiesta giornalistica di Fanpage. Evidentemente, facendo politica, non si può essere simpatici a tutti e probabilmente qualcuno ha tentato di colpirmi in un momento di difficoltà, nascondendosi dietro l’anonimato. Tengo solo a dire che sono più che sereno, non ho commesso alcun atto illecito e sono certo che le indagini lo dimostreranno». Così in una nota l’eurodeputato di FdI- Ecr Carlo Fidanza.