Brunetta: Italicum entro Pasqua
o salta tutto. Renzi: «No ultimatum»

Lunedì 7 Aprile 2014
Renato Brunetta
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Noi chiediamo a Renzi, se vuole mantenere la parola, se vuole mantenere i patti, di approvare la riforma elettorale prima di Pasqua, altrimenti casca l'accordo con Berlusconi, con Forza Italia. Lo afferma il capogruppo FI alla Camera, Renato Brunetta, a Skytg 24, proprio mentre si fanno insistenti le voci di un imminente faccia a faccia tra il premier e il leader di Forza Italia.



L'ultimatum. «La riforma della legge elettorale è ferma da tre settimane al Senato e non è stata ancora consegnata alla commissione Affari costituzionali competente. Se è in grado Renzi approvi la riforma elettorale, così com'è stata approvata dalla Camera, prima di Pasqua, se non è in grado, non ha i numeri per farlo, ne tragga le conseguenze, magari anche con le sue dimissioni», presegue Brunetta. Mentre, in merito alla riforma del Senato, il capogruppo Fi alla Camera sottolinea: «La riforma del Senato è stata approvata lunedì scorso dal Consiglio dei ministri, ma quella riforma non è stata consegnata agli uffici competenti di Palazzo Madama, il che vuol dire che non esiste ancora, che ci stanno ancora lavorando».




«Renzi vuole distruggerci». «Renzi non pensi di avere a che fare con D'Alema o con qualche altro dei suoi rottamati - dice Brunetta in un'intervista al Corriere della Sera - Noi siamo più bravi di loro. E non ci frega, anche perché abbiamo capito benissimo che cosa ha in testa, come Monti e Letta prima di lui, Renzi vuole metterci alle strette con un atteggiamento tra lo sbruffone e il ricattatorio. E l'obiettivo finale è quello di fregarci il consenso. Ma visto che non abbiamo l'anello al naso, non glielo permetteremo».



Renzi: non accettiamo ultimatum da nessuno.


«Sulle riforme non accettiamo ultimatum da nessuno, meno che meno da Brunetta - replica il premier Matteo Renzi - Se stanno al gioco delle riforme bene, se no, al Senato, ce la facciamo. Le questioni interne a Forza Italia se le risolvano loro. Noi rispettiamo il loro dibattito interno, ma non accettiamo ultimatum da nessuno». Alla domanda dei giornalisti se senza Fi la maggioranza ha i numeri al Senato per approvare la riforma del bicameralismo, il premier risponde: «Ce la facciamo, ce la facciamo».



«Non mi risultano incontri» ha detto Renzi lasciando Palazzo Chigi per andare in una libreria a comprare dei libri, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se incontrerà Silvio Berlusconi.



«Sul Def la situazione è molto buona, chiudiamo domani alle 18. Siamo abbastanza avanti» ha detto il premier che, nel pomeriggio, ha incontrato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, per chiudere sul Documento di economia e finanza che sarà approvato domani dal Consiglio dei ministri.




«In Cdm parleremo anche degli stipendi dei manager». «Per noi la prima scelta è di stare vicini alle persone che guadagnano di meno, come dimostra la decisione di dare 80 euro in busta paga - dice Renzi - Sugli stipendi dei manager aspettate domani, ne parleremo e vedrete, sarete contenti».



Boschi: mancano solo 10 giorni. «E' un'idea di Brunetta - replica il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi - Il testo della legge elettorale deve essere ancora esaminato dalla commissione del Senato e a Pasqua mancano 10 giorni».
Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 11:21

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