Silvio Berlusconi lancia "Altra Italia" sostenendo che non sarà un nuovo partito ma la costituente per una federazione di centro. «Chiamo a raccolta tutti i soggetti, i singoli cittadini che fanno parte dell'altra Italia».
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«In questa situazione, sento il dovere - scrive l'ex premier - di rivolgermi ancora una volta con un estremo appello all'Italia responsabile, seria, costruttiva, quell' »altra Italia«, l'Italia vera, che oggi è pressoché priva di una rappresentanza politica, perché non va a votare o disperde il suo voto. Un'Italia che dalla politica si aspetta equilibrio, saggezza, esperienza, competenza, spirito di servizio e non protagonismo. L'Italia che lavora e che apprezza chi sa lavorare. L'Italia che non confonde umanità con buonismo né rigore con cinismo. Sono convinto che siano tanti i liberali, i cattolici, i riformatori, gli italiani di buonsenso e di buona volontà, che sentono come me questo profondo disagio per la politica di oggi e che condividono questa profonda preoccupazione per il futuro del Paese. Avendo avuto il privilegio di guidare il mio Paese per quasi dieci anni, e di rappresentarlo oggi in Europa, sento il dovere - aggiunge Silvio Berlusconi - di mettere a disposizione la mia esperienza, la mia competenza, le mie capacità di imprenditore e di uomo di Stato per chiamare a raccolta gli italiani che non si riconoscono in questa situazione».