Un innesco di ordigno è stato trovato «nell'abitazione di un collaboratore della giunta M5S» a Roma.
La Procura di Roma ha aperto un'inchiesta per fare luce sul caso. Per domani è prevista una prima relazione degli investigatori sul tavolo degli inquirenti di Piazzale Clodio.
«Nessuno deve restare indietro, nessuno deve rimanere solo. Lo abbiamo detto sempre e lo diciamo con più forza oggi perché uno di noi, un cittadino, un collaboratore della giunta M5S di Roma, è stato oggetto di una minaccia inaccettabile in un Paese civile», scrivono Grillo e Raggi. «Le indagini sono in corso e non vogliamo disturbare chi se ne sta occupando in queste ore. Siamo pronti a collaborare con le forze dell'ordine e chiediamo al ministero dell'Interno di intervenire quanto prima. Intanto, però, non dobbiamo lasciarci spaventare. Dobbiamo fare quadrato attorno a chi di noi viene attaccato - conclude il post - perché siamo una comunità unita che affronta i problemi insieme. Nessuno deve essere lasciato solo. Questo è il momento di dimostrarlo. I cittadini ci stiano vicino».
Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 21:07
© RIPRODUZIONE RISERVATA Lo annuncia un post sul blog di Beppe Grillo a firma del leader dei 5Stelle e della sindaca di Roma Virginia Raggi. «Si tratta di un messaggio che le forze dell'ordine, alle quali va un ringraziamento per il lavoro svolto con serietà e discrezione, hanno valutato come un atto intimidatorio. Diamo fastidio a qualcuno», si legge nel post, dal titolo «Un ordigno non ci fermerà». Secondo quanto si apprende, destinatario dell'ordigno è un collaboratore del vicesindaco Daniele Frongia.
La Procura di Roma ha aperto un'inchiesta per fare luce sul caso. Per domani è prevista una prima relazione degli investigatori sul tavolo degli inquirenti di Piazzale Clodio.
«Nessuno deve restare indietro, nessuno deve rimanere solo. Lo abbiamo detto sempre e lo diciamo con più forza oggi perché uno di noi, un cittadino, un collaboratore della giunta M5S di Roma, è stato oggetto di una minaccia inaccettabile in un Paese civile», scrivono Grillo e Raggi. «Le indagini sono in corso e non vogliamo disturbare chi se ne sta occupando in queste ore. Siamo pronti a collaborare con le forze dell'ordine e chiediamo al ministero dell'Interno di intervenire quanto prima. Intanto, però, non dobbiamo lasciarci spaventare. Dobbiamo fare quadrato attorno a chi di noi viene attaccato - conclude il post - perché siamo una comunità unita che affronta i problemi insieme. Nessuno deve essere lasciato solo. Questo è il momento di dimostrarlo. I cittadini ci stiano vicino».
