Ballottaggi, Sicilia e Sardegna: per centrodestra e Pd-5S doppio test elettorale. Occhi puntati su Ancona, Vicenza e la Toscana

Seggi aperti oggi e domani per scegliere i sindaci: in 7 città sfida al secondo turno

Domenica 28 Maggio 2023 di Federico Sorrentino
Ballottaggi e Sicilia, per centrodestra e Pd-5S doppio test elettorale. Occhi puntati su Ancona, Vicenza e la Toscana

Un voto per testare i rapporti di forza tra i partiti che guidano il governo e per verificare quanto sarebbe solida una futura alleanza giallorossa Schlein-Conte.

Ci sono anche questi temi dietro alle elezioni comunali che tra oggi e domani porteranno nelle urne oltre un milione e trecentomila italiani, alcuni attesi dai ballottaggi - 41 in tutto - e altri dal primo turno in Sicilia e Sardegna dove si rinnovano, rispettivamente, 128 e 39 amministrazioni.

Ballottaggi e comunali, dove si vota e quando saranno aperti i seggi: le linee guida

Nelle Regioni a statuto speciale gli eventuali ballottaggi si terranno domenica 11 e lunedì 12 giugno. 
Si eleggono i sindaci, ma di riflesso sarà un test anche nazionale visti gli eventi degli ultimi mesi che hanno ridisegnato la mappa della politica italiana. Prima l’arrivo di un governo di centrodestra a trazione Meloni, poi la segreteria Pd affidata a Elly Schlein e il rapporto ondivago dell’alleanza col M5S. Quindi le liti e la tregua armata del Terzo Polo, con Renzi e Calenda presto incapaci di percorrere un sentiero comune. In mezzo tre elezioni regionali vinte dal centrodestra e un primo turno di comunali che ha visto la conferma di FdI e il calo di M5S.


URNE APERTE
Oggi le urne resteranno aperte dalle 7 alle 23, domani dalle 7 alle 15, subito dopo lo spoglio delle schede. I riflettori sono puntati su Ancona, unico capoluogo di Regione al ballottaggio, e su 6 capoluoghi di provincia: Brindisi, Massa, Pisa, Siena, Terni e Vicenza. Il centrodestra aveva chiuso avanti 4-2 il primo turno, conquistando Sondrio, Latina, Treviso e Imperia, con Brescia e Teramo finite al centrosinistra. 
Il Pd è chiamato perciò al riscatto. Per riuscirci, i dem sperano nell’effetto Schlein che al primo turno aveva tradito. Si cerca in la conferma ad Ancona e Brindisi, dove il centrosinistra ha amministrazioni uscenti, ma non sarà facile dopo il primo turno. Il centrodestra è avanti ovunque. Ad Ancona Ida Simonella deve rincorrere Daniele Silvetti (41,28% a 45,11%), a Brindisi Roberto Fusco (32,73%) è dietro a Giuseppe Marchionna (44,22%).


Dove il centrosinistra vuole la rivincita è però in Toscana, un tempo rossa e poi teatro della storica débacle del 2018. Tre le città attese al voto. A Massa il centrosinistra è più coeso del centrodestra, presente con un candidato sostenuto solo da FI e Lega (Francesco Persiani, 35,28%). Con l’esclusione del candidato FdI, il frontman del centrosinistra Enzo Romolo Ricci (30,05%) prova a recuperare terreno. Dove il binomio Schlein-Conte dovrà funzionare è a Pisa. Qui al primo turno Michele Conti, sostenuto dal centrodestra, ha mancato l’elezione per pochissimi voti (49,96%). Il risultato che avrà Paolo Martinelli (41,12%), appoggiato da centrosinistra e M5S, darà quindi una prima indicazione sull’efficacia della nuova alleanza giallorossa. Nella sfida al femminile di Siena, Nicoletta Fabio del centrodestra (30,51%) è invece avanti su Anna Ferretti del centrosinistra (28,8%). 


Il centrosinistra è avanti invece a Vicenza, con Giacomo Possamai (46,23%) sul sindaco uscente Francesco Rucco (centrodestra, 44,06%). Particolarmente interessante la situazione a Terni, con un ballottaggio privo di candidati di centrosinistra e M5S. In scena Orlando Masselli, assessore uscente FdI (35,81%) e Stefano Bandecchi, presidente della Ternana, l’ex parà sostenuto da Alternativa Popolare (28,14%) ora a caccia di voti dem. 


SICILIA E SARDEGNA
Regole un po’ diverse nelle Regioni a Statuto speciale. In Sicilia si vota per il primo turno in 128 Comuni, tra cui i capoluoghi Catania, Trapani, Ragusa e Siracusa. Secondo la legge regionale per essere eletti serve il 40%. Le sfide nei Comuni sopra i 15mila abitanti sono in tutto quindici e prevedono voto col sistema proporzionale ed eventuale ballottaggio. Negli altri si vota invece col maggioritario. Dei 39 Comuni sardi sono solo due invece quelli sopra i 15mila abitanti, Assemini e Iglesias. 


In Sicilia bisognerà sondare la resistenza grillina dopo i cattivi risultati registrati al primo turno di due settimane fa. Conte, che ha trascorso gli ultimi giorni di campagna nell’Isola, si presenta con un suo candidato a Ragusa e Trapani mentre appoggia il Pd a Catania e Siracusa. Più compatto invece il centrodestra, che in Sicilia punta a fare l’en-plein. Da capire se anche stavolta Meloni cannibalizzerà i voti, relegando Lega e azzurri ad un ruolo marginale in coalizione.
 

Ultimo aggiornamento: 29 Maggio, 09:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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