Pinchiorri indagato per stalking: «Supererò anche questa»

Lunedì 30 Settembre 2019
Pinchiorri indagato per stalking: «Supererò anche questa»

Prende la parola Giorgio Pinchiorri. «Ne ho passate tante, supererò anche questa». Pinchiorri, il re dei sommelier travolto dall'accusa di stalking da parte di una sua ex dipendente, si dice fiducioso «di dimostrare la mia correttezza». Il titolare dell'omonima e celebre enoteca, premiata con tre stelle Michelin, al pm Giovanni Solinas, che segue le indagini sul presunto caso di stalking, a suo tempo ha già fornito la sua versione dei fatti. Fatti che però, descritti da una sua ex dipendente, una donna moldava di 33 anni, raccontano un incubo fatto di una vera e propria persecuzione, pedinamenti, regali insistenti e sgraditi. Una ragnatela di attenzioni non volute e asfissianti, secondo la donna, che la costringono persino a licenziarsi. Ma anche la sua lontananza dall'enoteca non fermano, racconta, le insistenze dell'uomo ora indagato proprio perchè nella denuncia la 33enne spiega di essere stata molestata con fastidiose avances per 5 anni. Non solo regali e pedinamenti ma anche sms e telefonate. E nonostante fosse stato già denunciato in varie occasioni e un anno fa sarebbe stato raggiunto da un ammonimento del questore di Firenze, avrebbe continuato a perseguitarla.

La vicenda avrebbe avuto inizio nel 2015 e un anno dopo la donna avrebbe deciso di licenziarsi per non dover continuare a subire. L'ultimo episodio risalirebbe alla notte tra giovedì e venerdì scorso quando, uscendo da un ristorante del centro di Firenze dove lavora attualmente, la donna si sarebbe ritrovata Pinchiorri nuovamente di fronte. A quel punto avrebbe chiamato i carabinieri. La procura di Firenze avrebbe già chiuso le indagini e si appresterebbe a chiedere il rinvio a giudizio.

Il faldone in mano ai magistrati conterrebbe le denunce raccolte nei mesi dalla donna, assistita dall'avvocato Federico Scavetta. Stando al racconto fatto dalla ex dipendente, Pinchiorri aveva cercato di conquistala anche con regali e sorprese sotto casa. Alle accuse per il momento non replica il diretto interessato. A parlare è invece il suo avvocato Maria Cristina Paoli. «Quello che posso dire è che la giovane è stata dipendente dell'Enoteca e non andava d'accordo con nessuno», dice l'avvocato. E per questo si sarebbe dimessa una prima volta. La donna «è poi stata riassunta - conclude l'avvocato Paoli - ma ha continuato a litigare con tutti». «Il mio assistito è preoccupato ma anche molto tranquillo», conclude l'avvocato Maria Cristina Paoli.

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Ultimo aggiornamento: 18:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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