Pierpaolo Barbato dimesso dal pronto soccorso va al lavoro e muore: choc a Salerno

Salerno, la morte choc di Pierpaolo

Mercoledì 22 Dicembre 2021 di Carmen Incisivo
Pierpaolo Barbato dimesso dal pronto soccorso va al lavoro e muore: choc a Salerno

Un accesso al pronto soccorso con sintomi strani ma non particolarmente preoccupanti, le rassicurazioni sulle condizioni di salute, il ritorno a lavoro e poi la morte. Improvvisa e implacabile, ancora di più se si pensa che il protagonista di questa tragedia che spezza quel che è rimasto della magia del Natale, ha solo 29 anni. Pierpaolo Barbato è deceduto poco prima dello scoccare di mezzanotte di martedì 20 dicembre. Si trovava presso l’albergo della costa a sud dell’area urbana di Salerno che gestiva assieme al fratello quando ha accusato un malore. In camera con lui c’era la fidanzata: all’inizio sembra una crisi epilettica poi il 29enne non rinviene.

Pierpaolo Barbato morto, cosa è successo

 

La ragazza, in preda all’ansia e alla disperazione, allerta il 118. I soccorritori arrivano in una manciata di minuti ma Pierpaolo è già passato dall’altra parte. È l’inizio dell’incubo peggiore per la famiglia del giovane, peraltro molto nota in città. Papà Pellegrino, meglio conosciuto come Nino, è un noto commercialista ed è stato in passato presidente della municipalizzata Salerno Pulita, la zia Annamaria è la storica dirigente del settore affari generali del Comune di Salerno.

Dalila Bianchi, la febbre alta e la corsa in ospedale: ma la ragazza viene dimessa e muore a casa. Aveva 28 anni

La salma del giovane è rimasta, vegliata da amici e familiari, in una stanza dell’albergo che gestiva fino alle 18.00 di ieri sera quando la polizia giudiziaria si è recata presso la struttura e ha operato il sequestro determinato dalla denuncia presentata dalla famiglia del giovane. Pierpaolo è stato trasportato presso la sala mortuaria dell’ospedale San Leonardo dove rimarrà fino al giorno dell’autopsia che, presumibilmente, stando alle prime informazioni che filtrano da ambienti vicini alla famiglia, non potrebbe essere effettuata prima del prossimo 27 dicembre a causa della concomitanza delle festività natalizie. La famiglia ha sporto denuncia perché vuole chiarire se questa tragedia poteva essere evitata. Stando alle prime informazioni circolate a proposito di questo terribile epilogo, Pierpaolo si sarebbe presentato al pronto soccorso del nosocomio salernitano nella giornata di martedì. Familiari ed amici riferiscono che lamentava dolori allo stomaco e alla testa, accompagnati da dissenteria. Sintomi, secondo qualcuno di loro, compatibili con un infarto. Al Ruggi sarebbero stati fatti alcuni accertamenti, compresa l’analisi degli enzimi che in genere si monitorano quando si sospetta un attacco di tipo cardiaco. Esami che non avrebbero restituito, sempre stando alle ricostruzioni fornite fino a questo momento, alcun esito preoccupante. Per Pierpaolo non è sarebbe stato ritenuto necessario un ricovero ed è stato dimesso. Così si è recato a lavoro dove, prima di mezzanotte, si è sentito male ed è deceduto.

Covid, morta a Napoli dopo il parto. Il marito: «In ospedale rubati fede, anello e cellulare»

I genitori del 29enne, apprese tutte queste informazioni, hanno deciso di sporgere denuncia chiedendo sia il sequestro della cartella clinica che quello della salma. Un esame autoptico, sperano, possa dare le riposte che loro in queste ore di dolore terribile ed inconsolabile non riescono a trovare. Pierpaolo poteva essere salvato? Ci sono dettagli che sono stati trascurati? La sua morte era evitabile? A tutte queste domande potranno rispondere solo le evidenze che verranno fuori dall’autopsia che sarà svolta subito dopo Natale. Al momento nessun incarico è stato conferito, né sono state formulate ipotesi di reato perché l’indagine è alle primissime battute. Oltre ai sequestri già operati, gli inquirenti dovranno raccogliere anche documenti e testimonianze utili a chiarire quanto accaduto. Pierpaolo era un ragazzo sano ed in salute, negli ultimi giorni non era stato benissimo ma in ospedale era stato rassicurato: stava bene e poteva tornare alla sua vita. Pierpaolo si è attenuto ma alla fine non ce l’ha fatta. Il dolore corre veloce in città: rabbia e sgomento sono i sentimenti che in queste ore familiari, amici e conoscenti stanno manifestando attraverso i numerosissimi messaggi di cordoglio rivolti al giovane e alla sua famiglia. 

Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 16:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA