Massimo Sebastiani oggi ha descritto al gip di Piacenza il modo in cui ha ucciso Elisa Pomarelli: «Elisa guardandomi in faccia disse che forse non c'era più bisogno di vederci così spesso. Ho capito in un secondo che lei mi aveva solo preso in giro e che adesso che aveva trovato il modo per guadagnare dei soldi non le servivo più. L'ho afferrata con entrambe le mani per il collo e ho sentito cadere un'asse del pollaio, probabilmente perché la sua testa ha sbattuto contro una delle pareti. È caduta a terra e ho capito che era morta».
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Con queste parole Massimo Sebastiani ha descritto davanti al gip di Piacenza il delitto della 28enne Elisa Pomarelli per il quale si trova in carcere dal 7 settembre scorso.
Dei due si erano perse le tracce domenica 25 agosto. L'uomo, operaio 48enne, reo confesso dell'omicidio, si era nascosto per due settimane prima di essere catturato dai carabinieri vicino a Sariano di Gropparello e che fosse trovato il corpo di Elisa.
Nel verbale del suo interrogatorio Sebastiani spiega il rapporto con la ragazza, della quale era innamorato senza però essere corrisposto, e accenna a una misteriosa busta che Elisa aveva detto di aver ricevuto da uno sconosciuto e che le avrebbe permesso di guadagnare molto denaro.
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