SENIGALLIA - Un altro caso di morte in Italia dopo una dose di vaccino, ma va sottolineato che al momento non è stata stabilita alcuna causa-effetto.
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La famiglia potrebbe richiedere accertamenti ma non intende farlo. Il figlio ha pubblicato un post su Facebook ma senza polemiche. I familiari ora chiedono solo di poter vivere il lutto in silenzio. «Finalmente eri felice – ha scritto il figlio – avevi fatto le analisi dieci giorni fa, tutto ok a parte un po’ di colesterolo alto. Cuore a posto, camminavi ogni giorno sul lungomare di Senigallia, lontano dalle preoccupazioni e dai problemi del lavoro a cui hai dedicato tutta la vita».
Si godeva gli anni della pensione quindi. «Eri così contento di fare la seconda dose di Pfizer – prosegue il figlio – il più sicuro dei vaccini. La mattina alle 8.30 eri uno dei primi in fila. Dopo l’iniezione sei andato al porto per prendere un bel filetto di tonno da fare alla brace e dopo pranzo una passeggiata al sole, poi un thè e due biscottini, una settimana enigmistica nel giardino di quella casa che dopo 50 anni eri riuscito finalmente a ristrutturare». Tutto sembra fosse andato bene. A cena aveva mangiato una minestrina poi si era messo a guardare la televisione. Poi la situazione è precipitata.
«Maledetta quella trombosi fulminante – conclude il figlio – che ti ha lasciato tra le braccia della tua adorata moglie. Può succedere, eri anziano, certe cose non si possono prevedere e possono capitare a tutti. In Italia di Covid muoiono 300/500 persone al giorno e solo uno su mille accusa qualche problema a seguito del vaccino, è comunque il male minore per tutti. Mi ha detto il medico. Sarei anche stato d’accordo se quell’uno su mille non fosse stato mio padre».
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