Padova, nigeriano sequestra e violenta una ragazza per 10 giorni: revocata l'accoglienza

Martedì 3 Dicembre 2019
Padova, nigeriano sequestra e violenta una ragazza per 10 giorni: revocata l'accoglienza

É stata revocata dal prefetto di Padova l'accoglienza al nigeriano arrestato l'altro giorno per per sequestro di persona, violenza sessuale e rapina ai danni di una donna di 22 anni della Repubblia Ceca. «Ora dovremo aspettare l'esito delle indagini penali per capire se ci sono gli elementi per l'espulsione», spiega Renato Franceschelli. «Ci sono molte cose da chiarire,  come il ruolo degli altri due ospiti presenti nell'appartamento». Peter Chiebuka, 26 anni, richiedente asilo ospite della cooperativa Edeco in un appartamento a Tribano, avrebbe obbligato la ragazza a fargli da schiava sessuale per dieci giorni, violentandola e picchiandola ripetutamente. A dare l'allarme è stata proprio la 22enne che ha chiamato un amico in Francia, il quale ha avvisato le forze dell'ordine in Italia. Oggi il gip ha convalidato l'arresto dello straniero, che resterà in carcere.

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La favola che raccontava sui social era finta. 
In posa seduto su una Porsche, con vestiti alla moda, collane d'oro, in giro con gli amici per Padova e provincia.  La pagina Facebook di Peter Chiebuka era una trappola. Che volesse ingannare famigliari e amici rimasti in Nigeria o attrarre ingenue ragazze in cerca di marito, non è chiaro.

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Comunque sia l'immagine che l'africano voleva dare di sé sui social era ben diversa da quella del richiedente asilo. 
I due si erano conosciuti su Facebook oltre un anno fa, secondo quanto ha denunciato la straniera.

La ragazza il 19 novembre scorsa ha preso un treno ed è venuta a Padova per conoscerlo. Lui l'ha chiusa nella casa dove risiede a Tribano e l'ha violentata per 10 giorni. È stata la ragazza a chiedere aiuto: la vittima è entrata in possesso del suo cellulare per qualche secondo e ha chiamato un amico in Francia per dare l'allarme. Quest'ultimo ha avvisato la questura di Padova che ha localizzato il cellulare a Tribano. Il blitz dei carabinieri ha permesso la liberazione della donna, alla quale lo straniero ha anche rubato 2000 euro.

Il responsabile dei centri di accoglienza di Edeco assicura che il nigeriano non aveva mai destato preoccupazione. 
«È evidente che non avevamo nessun sospetto sulle violenze ai danni della giovane ventiduenne, perchè in quel caso saremmo stati noi a segnalare e denunciare i fatti alle autorità», puntualizza il responsabile della cooperativa.
   

Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 08:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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