Ora legale, questa notte lancette avanti, farà risparmiare 190 milioni. Perché non è stata abolita: il mini jet lag che non tutti sopportano

Sabato 26 Marzo 2022
Ora legale, questa notte lancette avanti di 60 minuti. Perché non è stata ancora abolita: il mini jet leg che non tutti sopportano

Torna l'ora legale: questa notte, tra sabato 26 marzo e domenica 27 marzo, lancette avanti di un'ora, dalle 2 alle 3.

Perderemo un'ora di sonno che recupereremo il 23 ottobre.  Anche se ormai la tecnologia fa tutto da sé per cui dovranno essere spostate solo le lancette degli orologi da polso o da parete.

L’ora legale durerà fino a domenica 23 ottobre 2022, quando rientrerà in vigore l’ora solare. Lo scorso anno si pensava fosse per l’ultima volta, e invece no. Cosa è accaduto? Da alcuni anni in Commissione Europea si parla di una possibile abolizione del cambio di orario (anche se poi l’idea è quella di lasciare la possibilità ad ogni Stato facente parte dell’Unione Europea di scegliere se continuare ad usufruire dell’ora solare o di quella legale). La disputa è molto accesa ma al momento nulla è cambiato. L’Italia non sembra propensa a modificare il cambio d’orario in vigore ormai da decenni. Dunque, è tempo di mettere mano alle lancette.

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Come è noto, il nostro organismo impiega alcuni giorni ad adattarsi al cambio dell'ora, per via dell'orologio biologico e dei ritmi fisiologici quotidiani. A partire dal prossimo fine settimana, dunque, dormiremo un'ora in meno, recuperando un'ora di luce. 

Il risparmio

 Lo spostamento in avanti delle lancette dell'orologio per sette mesi, fino all'ultima settimana di ottobre, secondo le stime di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, consentirà di risparmiare oltre 190 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora, e di ridurre di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

Nel periodo primavera-estate, i mesi che producono il maggior risparmio energetico sono aprile e ottobre, poiché si ritarda l'uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento, mentre nei mesi estivi l'effetto ‘ritardo' nell'accensione della luce si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate e fa registrare valori meno evidenti in termini di risparmio elettrico.

Secondo l'analisi della società guidata da Stefano Donnarumma, l'applicazione dell'ora legale dal 2004 al 2021 ha consentito all'Italia di risparmiare 10,5 miliardi di kWh di energia ed ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro.

 

Ultimo aggiornamento: 27 Marzo, 10:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA