Omofobia, ecco perché la giornata internazionale si celebra oggi. In Italia 126 casi di odio nell'ultimo anno

E' intervenuto anche il presidente Mattarella oggi dicendo che occorre mettere al bando ogni forma di prevaricazione radicata nel rifiuto delle differenze

Martedì 17 Maggio 2022
Omofobia, ecco perché la giornata internazionale si celebra oggi. In Italia 126 casi di odio nell'ultimo anno

Perché oggi, 17 maggio, è la Giornata internazionale contro l' omofobia, la bifobia e la transfobia? Dobbiamo tornare a 30 anni fa, al 17 maggio 1990. Quel giorno l’Organizzazione mondiale della sanità rimuove l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie.

Una rivoluzione: l'orientamento sessuale diventa una caratteristica individuale e non una patologia o devianza. Perché c'è bisogno di una giornata? Perché esistono ancora molti episodi di violenza contro le persone omossessuali e poi perché nel mondo ci sono paesi dove l'omosessualità è un reato. Il presidente della Repubblica Mattarella rispetto agli episodi di violenza ha parlato oggi di «violazioni alla dignità della persona». 

La Giornata rappresenta un importante punto di riferimento annuale a livello globale per richiamare l'attenzione dei decisori, dei media, del pubblico, delle aziende, degli opinionisti, delle autorità locali sulla situazione in cui versano le persone con diversi orientamenti sessuali, identità o espressioni di genere e caratteristiche sessuali. Il 17 maggio è ora celebrato in più di 130 Paesi, tra cui 37 in cui gli atti omosessuali sono illegali. 

In Italia - Arcigay negli ultimi 12 mesi ha censito 126 episodi di odio omotransfobico riportati dai mass media, 65 al nord, 38 al centro, 23 al sud e nelle isole. «Questi numeri sono una sorta di penombra, una fessura di luce attraverso la quale intravediamo solo una parte del fenomeno, che ancora percepiamo come in gran parte sommerso, perché profondamente radicato», sottolinea Arcigay. Inoltre 37 dei 126 episodi censiti riguardano ragazzi e ragazze under 20. Non solo: a cadenze regolari, istituzioni ed esperti hanno sollevato nell’ultimo anno allarmi relativi all'impennata delle violenze domestiche, e fra queste, in particolare, quelle di matrice omotransfobica; al dilagare del fenomeno del bullismo; al diffondersi, nelle fasce più giovani della popolazione, dei disturbi alimentari. «Importante sottolineare a questo proposito - conclude Arcigay -  che proprio in queste settimane, in numerose città italiane, si stanno avviando sportelli antidiscriminazione utili proprio a far riemergere tutte le richieste di aiuto che la pandemia ha spinto ancora di più nell’invisibilità».

>>> Qui abbiamo raccontato lo speciale compleanno norvegese: 50 anni della depenalizzazione dell'omossessualità

Sergio Mattarella - Ecco cosa ha detto il nostro Capo dello Stato per la Giornata contro l'omofobia: «Questa Giornata internazionale chiede l'attenzione sulle violazioni alla dignità della persona motivate con orientamenti sessuali diversi dal proprio. Occorre educare a una cultura della non discriminazione, per costruire una comunità che metta al bando ogni forma di prevaricazione radicata nel rifiuto delle differenze. Il rispetto dei diritti di ogni persona, l'uguaglianza fra tutti i cittadini, sancita dalla nostra Costituzione e dagli ordinamenti internazionali che abbiamo fatto nostri, non sono derogabili». «Solidarietà e responsabilità - prosegue il Capo dello Stato - sono alla base della nostra comune convivenza. Solo la comprensione reciproca può portare alla piena accettazione di tutto ciò che è altro da sé e al riconoscimento di ciascuna individualità. Il messaggio di questa giornata è l'invito a rinnovare l'impegno al rispetto dell'altro e delle sue scelte: elementi alla base del vivere collettivo». 

A Milano il Consiglio comunale di Milano ha approvato, con 27 voti favorevoli, un contrario e quattro astenuti, un ordine del giorno, a prima firma dei consiglieri dem Michele Albiani, Carmine Pacente e Angelo Turco, che invita la giunta a «proclamare la Città di Milano come zona di libertà per le persone lgbtq+, sull'esempio della risoluzione del Parlamento europeo dell'11 marzo 2021 sulla proclamazione dell'Unione europea come zona di libertà per le persone lgbtq+, e d'impegnarsi a favore di politiche pubbliche volte a promuovere e tutelare i diritti delle persone lgbtq+, da un lato, e a sanzionare esplicitamente i meccanismi di discriminazione strutturale».

Ultimo aggiornamento: 11:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA