No vax, flop dei cortei tra lo shopping. Il Papa: niente Immacolata

Domenica 28 Novembre 2021 di Claudia Guasco
No vax, flop dei cortei tra lo shopping. Il Papa: niente Immacolata

Diciannovesimo sabato di proteste dei no green pass. «La gente come noi non molla mai», è la minaccia scandita dal corteo (non autorizzato) che ieri, dalle sei di sera, ha paralizzato Milano.

A manifestare qualche centinaio di persone, che prima si sono mischiate ai turisti sedendosi in mezzo a piazza Duomo e poi hanno marciato da via Torino verso la Darsena. Quanto basta per bloccare il traffico e creare parecchia agitazione tra le vie del centro, con i negozi costretti ancora una volta ad abbassare le saracinesche con le persone all'interno.

No Green pass, a Milano corteo bloccato dalla polizia: negozi chiusi e traffico in tilt. Flop a Roma

In tutta Italia

Da Trento a Taranto, invadono ancora le piazze i no vax che si oppongono a ciò che definiscono una «dittatura sanitaria». Eppure non è stata una giornata qualsiasi: la variante Omicron è arrivata anche in Italia, i contagi sono 12.800 in più, 90 i morti, in molte città le mascherine diventano obbligatorie all'aperto, con transennamenti e ingressi contingentati nelle zone degli acquisti. A dare la misura dell'emergenza arriva l'annuncio del Vaticano: «Per evitare assembramenti, e il conseguente rischio di contagio da Covid, invece del consueto omaggio pubblico all'Immacolata in piazza di Spagna anche il prossimo 8 dicembre Papa Francesco compirà un atto di devozione privato». Non solo: anche quest'anno la Messa di Natale sarà anticipata alle 19.30.

 

I no green pass però non si fermano, a Milano cordoni di polizia in assetto antisommossa contengono il dilagare dei contestatori, che per reazione soffiano più forte nei fischietti urlando insulti contro il premier Draghi e inneggiando alla libertà. «Il green pass è una pena di morte nei miei confronti, visto che non posso più lavorare», si accalora un manifestante. Incalza un altro: «È mio diritto non vaccinarmi, ho fatto il Covid ad agosto e non sono morto». A Torino torna il No paura day, con militanti di Forza Nuova in prima fila. In duemila sono scesi in piazza a Trento, molti sono arrivati da Bolzano, Merano, Pusteria e Val d'Ultimo, dove il movimento no vax è ben radicato e altri sedici comuni sono entrati in zona rossa. Tra i partecipanti anche l'ex comandante degli Schuetzen dell'Alto Adige, Juergen Wirth Anderland. Il corteo ha invaso le strade del centro, fermandosi davanti a Palazzo di giustizia e fermando il traffico nella zona del mercatino di Natale.

«Giù le mani dai bambini», è lo slogan gridato a Taranto, presente per l'occasione anche Stefano Puzzer, coordinatore dei lavoratori portuali di Trieste. Mentre in mille hanno sfilato in corteo a Verona, tra cui il sacerdote no vax don Floriano Pellegrini. A Roma invece è stato un fallimento l'annunciato un blitz su Ponte Sisto, in zona Trastevere: all'appuntamento lanciato sui social alle cinque e mezza è arrivato solo qualche no vax solitario, subito identificato dalla polizia. E la fiaccolata attesa nel pomeriggio è stata cancellata. Il movimento perde pezzi e anche mordente, tra chi si rassegna al vaccino e chi, come Pasquale Mario Bacco, medico legale, componente dell'associazione L'Eretico e ideologo degli anti vax, ci ripensa sui rischi del Covid. «Il virus uccide - afferma - Ho visto ragazzi giovani, sportivi, sani prima di infettarsi, morire nelle terapie intensive. Basta assembramenti in piazza e basta negare il virus. Non mi sono convertito al vaccino, anzi. Ma dire che il virus non esiste è da delinquenti».

Contromisure

Da ieri intanto nella Capitale è entrato in vigore il modello Roma, utilizzato anche lo scorso anno nel periodo delle feste con controlli e misure anti assembramento. Le zone a rischio sono le vie commerciali e quelle della vita notturna: quasi 200 le verifiche dei green pass, due persone sanzionate e due locali chiusi perché non rispettavano le norme. Raffica di multe in Alto Adige, dove i carabinieri hanno segnalato dodici persone e verificato quasi venti locali scansionando decine di codici QR. Un centralissimo bar di Brunico è stato chiuso perché era in corso una festa con tanto di dj e balli. Mascherine obbligatorie all'aperto a Milano, Bergamo, Brescia, Bologna, Padova, Pesaro, Aosta, Jesolo, ma tanti altri comuni, grandi e piccoli, stanno valutando l'introduzione, come Roma o Firenze.

Ultimo aggiornamento: 18:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA