Ncc attaccano il governo su nuove limitazioni al trasporto: «Vogliamo solo lavorare»

Giovedì 18 Novembre 2021
Ncc attaccano il governo su nuove limitazioni al trasporto: «Vogliamo solo lavorare»

Contagi in aumento in Italia, oltre 10 mila contagi solo ieri, una vetta che non si toccava da 6 mesi. E bus, metro, treni, taxi e Ncc osservati speciali perché il contagio corre anche sui mezzi di trasporto.

E' in quest'ottica che il ministero della Salute ha emanato la nuova ordinanza sui trasporti. Un provvedimento contestato in parte da Ncc e dai bus privati. 

 
 
 

"Per noi niente di nuovo sotto il sole. Sembra che si vada verso una conferma delle misure emanate durante il lockdown e mai aggiornate per taxi ed Ncc. Purtroppo abbiamo imparato da tempo che in ambito di trasporto pubblico la scienza c'entra poco. Infatti è richiesto agli Ncc di garantire un metro di distanza tra i passeggeri e con il conducente. Necessità che come al solito non sono più tali in ambito di trasporto pubblico locale, nonostante il numero di trasportati sia infinitamente superiore". È il commento di Francesco Artusa, presidente di Sistema Trasporti, associazione di Ncc e bus privati.

"Le paratie, ammesso che abbiano una qualsiasi efficacia non potendo essere a chiusura stagna, restano di impossibile omologazione a posteriori - aggiunge Artusa -. È dunque singolare che dei ministeri le suggeriscano. Peraltro, il sito su cui seguire le domande di contributo pubblico all'istallazione, risulta essere off-line. Insomma, a più di due anni dall'inizio dell'emergenza, i ministeri sembrano essere ancora al punto di partenza, con le stesse poche idee e senza dati/studi su cui poter ragionare. Una perpetua contraddizione dovuta all'immobilismo sul Tpl che condiziona tutti gli altri interventi. Rinunciando al distanziamento di milioni di pendolari e studenti, imporlo su taxi e Ncc lascia il tempo che trova".

Ultimo aggiornamento: 14:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA