Navi migranti, Ocean Viking a Marsiglia. Fonti Parigi: comportamento Italia inaccettabile

Anche gli ultimi profughi su Geo Barents e Humanity 1 sono stati dichiarati fragili

Mercoledì 9 Novembre 2022 di Cristiana Mangani e Francesca Pierantozzi
Navi migranti, intesa Italia-Francia: Ocean Viking a Marsiglia. E a Catania sbarcano tutti

Il primo round si chiude con un risultato decisamente positivo per l’Italia anche se con qualche tensione con la Francia. Parigi infatti ha deciso di accogliere la nave ong  Ocean Viking e di far sbarcare nel porto di Marsiglia tutti i migranti che si trovano a bordo. Emmanuel Macron e Giorgia Meloni si sono parlati al telefono da Sharm el Sheikh, durante la Cop27.

Poi, ieri, c’è stato un nuovo colloquio a livello dei ministri dell’Interno, Gerard Darmanin e Matteo Piantedosi. E il risultato è che la Francia accoglierà la nave che, fino a ieri sera, continuava a stare a ridosso delle acque territoriali italiane, in cerca di un porto di approdo. In serata però Parigi polemizza denunciando «il comportamento inaccettabile» sulla Ocean Viking. Una fonte del governo francese sostiene che l’atteggiamento dell’Italia è «contrario al diritto del mare ed allo spirito di solidarietà europea. Noi ci aspettiamo altre cose da un Paese che oggi è il primo beneficiario del meccanismo di solidarietà europea». 

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LE DICHIARAZIONE

Tutto questo mentre si definiscono i destini dei migranti salvati dalle altre ong, e la premier Giorgia Meloni rivendica la linea tenuta in questi giorni dall’esecutivo: «In tema di sicurezza e contrasto all’immigrazione illegale - dice -, gli italiani si sono espressi alle urne, scegliendo il nostro programma e la nostra visione. I cittadini ci hanno chiesto di difendere i confini italiani e questo governo non tradirà la parola data». Da Palazzo Chigi, poi, viene espresso «apprezzamento per la decisione della Francia di condividere la responsabilità dell’emergenza migratoria, fino a oggi rimasta sulle spalle dell’Italia e di pochi altri Stati del Mediterraneo, aprendo i porti alla nave Ocean Viking. È importante - hanno aggiunto - proseguire in questa linea di collaborazione europea con gli Stati più esposti per la loro collocazione geografica, così da trovare una soluzione condivisa e comune. L’emergenza immigrazione è un tema europeo e come tale deve essere affrontato, nel pieno rispetto dei diritti umani e del principio di legalità».

 

Mentre la Ocean Viking è in navigazione verso Marsiglia, la Rise Above ha invece sbarcato a Reggio Calabria tutti i suoi 89 “ospiti” ed è subito ripartita. E anche per le altre due navi nel porto di Catania è stata trovata la soluzione: la Geo Barents di Medici senza frontiere ha avuto l’ok a far scendere i migranti per i quali era stato vietato lo sbarco, quelle persone che non erano state considerate vulnerabili dopo la prima ispezione dei medici dell’Usmaf. Iter analogo per la Humanity 1: anche qui, tutti sbarcati, anche gli ultimi 35 rimasti. E mentre la Commissione europea ricorda all’Italia che ha il dovere di garantire ai migranti l’accesso alle procedure per l’asilo, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, respinge con nettezza gli attacchi: «Non accettiamo lezioni da nessuno dal punto di vista del rispetto dei diritti umani».

La partita politica, però, continua: il Pd ha chiesto a Piantedosi di riferire in aula al Senato. Riguardo alla decisione di Parigi di accogliere la Ocean Viking, secondo una fonte del ministero dell’Interno francese, l’Italia è «rimasta ferma sulle sue posizioni». E così è stato anche dopo «l’ultimo contatto telefonico fra i ministri Piantedosi e Darmanin». Formalmente, la Francia accoglierà l’Ocean Viking in seguito a un appello lanciato direttamente dall’ong Sos Méditerranée. Il lungo viaggio verso Marsiglia terrà la nave lontana dall’area di ricerca e soccorso al largo della Libia per diversi giorni, e questo non può che rallegrare il Governo, che punta a responsabilizzare i Paesi di bandiera delle navi o delle ong che le gestiscono. Differente il caso della tedesca Rise Above, che ha svolto l’intervento di soccorso sotto il coordinamento delle autorità italiane, non ha tentato di forzare il blocco ed è stata “premiata” con l’assegnazione del “Pos” a Reggio Calabria.

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I CONTROLLI MEDICI 

Il braccio di ferro è proseguito con la Geo Barents e la Humanity 1. La svolta quando ispettori del ministero della Salute sono nuovamente saliti a bordo della prima per rivalutare la situazione, dopo che Medici senza frontiere aveva segnalato le difficili condizioni dei 212 migranti rimasti sulla nave. Al termine si è deciso che il loro stato di salute era incompatibile con la permanenza a bordo e sono stati fatti scendere tutti. Notizia accolta con grande gioia e pianti d’esultanza per la fine di una lunga attesa. «Torneremo subito in mare a salvare vite», ha annunciato il capo delegazione Juan Matias Gil. Il team medico in serata si è trasferito sulla Humanity 1 per svolgere le stesse visite a chi è rimasto a bordo. 

Sul tema la presidente del Consiglio ha ricordato: «Negli ultimi anni abbiamo assistito a una gestione inadeguata del fenomeno, che ha prodotto grandi ed evidenti disagi: hotspot al collasso, sbarchi aumentati, forze dell’ordine allo stremo. Il nostro obiettivo - ha sottolineato - è difendere la legalità, la sicurezza e la dignità di ogni persona».

Ultimo aggiornamento: 11:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA