Più che a salvare il Natale, il governo sta pensando a come salvare l’economia del Paese. E così, prima della nuova serrata che potrebbe anticipare i giorni di festa per evitare il travaso del contagio da una Regione all’altra, scatterà qualche apertura temporanea. L’obiettivo è quello di far respirare negozianti e ristoratori dandogli modo di lavorare per più ore al giorno.
Per quanto riguarda i negozi al dettaglio ad esempio, compresi i discussi centri commerciali, si sta ragionando sull’opportunità di estenderne l’orario di apertura consentendo a gestori e dipendenti di alzare le serrande alle 8 del mattino e tenerle così almeno fino alle 22 (con le consuete raccomandazioni di evitare assembramenti, igienizzare le mani e contingentare gli ingressi nei locali più piccoli).
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Tenere i negozi aperti fino all’attuale ora di coprifuoco però, spingerebbe inevitabilmente i cittadini a tardare con il rientro in casa. Non dovrebbe però affatto essere un problema. Il governo infatti sta studiando anche un nuovo limite orario per il coprifuoco che, a partire dal 3 dicembre, potrebbe quindi essere posticipato alle 23 o, più probabilmente, a mezzanotte.
A beneficiare di questo allentamento, però, dovrebbero essere anche ristoranti, pub, bar, gelaterie, pasticcerie e tutte le attività legate alla ristorazione della Penisola.
Nessuna novità invece sembrerebbe essere attesa per le altre attività costrette alla chiusura. A palestre, piscine, cinema, teatri, sale giochi e sale scommesse, non saranno concesse nuove deroghe ma solo nuovi ristori.